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Spread stabile in vista della risposta italiana alla Ue sulla Manovra. Borse Ue in recupero

Nov 13, 2018

Rep

MILANO – Le difficoltà del comparto tecnologico di Wall Street si riflettono sui mercati asiatici, mentre l’Italia è al centro dell’attenzione nelle sale operative perché deve oggi la sua risposta alla Commissione europea, che ha chiesto a Roma di modificare la Manovra per il prossimo triennio. Se non lo farà, il governo andrà incontro a una procedura d’infrazione per deficit eccessivo nell’ambito della regola sul calo del debito. Il Consiglio dei Ministri è convocato per la serata.

Intanto le Borse europee aprono in tenuta, a dispetto dei cali generalizzati. Il Ftse Mib di Milano segna un guadagno dello 0,3%, Francoforte sale dello 0,46%, Londra dello 0,17% e Parigi dello 0,43%.

Lo spread tra Btp e Bund tedeschi si conferma in area 305 punti base in apertura di giornata, con i decennali italiani che rendono il 3,44%. Tra i dati macroeconomici attesi oggi, le richieste Usa di disoccupazione e l’indice Zew sulle aspettative economiche dell’Eurozona. L’euro prova a rimbalzare dopo la caduta di ieri ma resta ai minimi degli ultimi 16 mesi a seguito delle tensioni fra il governo italiano e la Ue sul bilancio mentre si teme per la tenuta del governo May e il suo accordo di compromesso sulla Brexit. La moneta unica sale così dello 0,24% a 1,124 dollari dopo aver raggiunto un minimo di 1,1218. La sterlina avanza dello 0,14% restando comunque sotto quota 1,29 (1,286).

Questa mattina, la maggior parte dei mercati azionari asiatici ha registrato sedute negative dopo il crollo dei titoli tecnologici a Wall Street, dove ieri il Dow Jones ha perso il 2,32% e il Nasdaq ha sfiorato il -2,8%. Apple è stata bersagliata dalle vendite (-5%) dopo che il suo fornitore della tecnologia per il riconoscimento facciale ha tagliato l’outlook in scia al calo di ordini da parte di un non meglio precisato “grosso” cliente. A salvarsi oggi sono state Shanghai (+0,9%) e Hong Kong (+0,2%) dopo che il quotidiano South China Morning Post ha riportato che il primo consigliere economico del presidente cinese Xi Jinping, il vice premier Liu He, potrebbe visitare Washington in vista dell’incontro programmato da Xi con il presidente Trump. Tokyo ha invece terminato in netto ribasso: il Nikkei ha ceduto il 2,06%. Sul mercato valutario lo yen è tonato a stabilizzarsi dopo il rafforzamento del dollaro, poco sotto a quota 114, e sull’euro a un valore di 128,10.

Prosegue il calo del prezzo del petrolio dopo il monito di ieri, in un tweet, del presidente Usa Trump a Opec e Arabia Saudita a non tagliare la produzione di greggio. Le quotazioni del petrolio Wti del Texas, che erano subito girate in negativo nella seduta di ieri dopo le dichiarazioni del presidente Usa, continuano a scendere e segnano un -1,1% a 59,27 dollari. Perde quota anche il Brent a 69,58 dollari (-0,77%). La caduta dei listini azionari a livello globale spinge il prezzo dell’oro. Le quotazioni del metallo con consegna immediata , scese nei giorni scorsi, risalgono così a 1204 dollari l’oncia (+0,4%).

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