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Siracusa, gli grida “Sei gay” e lo aggredisce: ragazzo perde un occhio

Gen 21, 2018

SIRACUSA. Gli grida: “Sei gay”. Poi lo picchia selvaggiamente, fino a fargli perdere un occhio. Il pestaggio sabato pomeriggio nel centro di Augusta, nel Siracusano, ai danni di uno studente ventenne che era in compagnia di amici. Il ragazzo è stato prima offeso, deriso e successivamente aggredito. Trasportato all’ospedale Umberto I di Siracusa, è stato sottoposto a un delicato e lungo intervento chirurgico oculistico ma purtroppo ha perso l’uso di un occhio.

Giunti sul luogo dell’aggressione, i carabinieri, al termine di una breve indagine, hanno arrestato per lesioni personali gravissime M.M., 23 anni, di Augusta. Secondo quanto accertato dai militari, l’aggressore, mentre era a bordo della sua auto con un amico, ha notato una comitiva di ragazzi che chiacchieravano in una piazza del centro. E’ sceso dalla macchina e, senza alcun motivo apparente, ha cominciato a deridere uno di loro. Poi ha spostato le sue attenzioni anche sul ventenne. Dopo schiaffetti al volto e frasi di scherno, ha colpito lo studente con violentissimi pugni al volto.

M.M. è stato poi rintracciato nella stessa piazza in cui era avvenuta l’aggressione, arrestato e rinchiuso nel carcere di Siracusa. I militari indagano ora per ricostruire se il giovane si è reso protagonista in passato di altri episodi di intolleranza o di bullismo nei confronti di ragazzi che non hanno mai denunciato.

“Lo ha aggredito a calci e pugni perché gay – dice Fabrizio Marrazzo, portavoce di Gay Center e responsabile del numero verde ‘Gay help line’. Ringraziamo le forze dell’ordine per il pronto intervento ad Augusta. Quanto accaduto è purtroppo solo uno dei tanti casi che rileviamo con il nostro numero verde, oltre 20mila episodi ogni anno in tutta Italia”.

“Facciamo appello al governo – dice Marrazzo – perché servono

subito azioni concrete contro l’omofobia. Purtroppo, dopo la campagna dell’ex ministra Carfagna, sul fronte dell’omofobia non si è fatto molto. Anche se l’approvazione della legge sulle unioni civili ha cambiato la società, c’è ancora bisogno di interventi a contrasto dell’omofobia e di sostegno alle vittime. Alla politica rilanciamo l’importanza che la legge contro l’omofobia sia presente nei programmi di tutti gli schieramenti”.

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