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Scuola, Pd e Cinque Stelle trovano l’accordo sul concorso straordinario

Mag 27, 2020

ROMA – C’è l’intesa nella maggioranza sulle modifiche al Decreto scuola. Il Pd, non tutto, alla fine ha accettato la mediazione Conte e voterà insieme ai Cinque Stelle un emendamento al Senato, in commissione Istruzione, che ricalca le indicazioni del presidente del Consiglio,Giuseppe Conte, sul prossimo concorso straordinario. Il testo prevede che 32.000 precari con tre anni di professione alle spalle andranno in cattedra, dal 1° settembre, a tempo determinato. Saranno scelti in base ad anzianità e titoli dalle Graduatorie d’istituto. A fine estate – nel testo si scrive “nel corso dell’anno scolastico 2020-’21”, e potrebbe essere già il prossimo settembre – ci sarà una prova scritta di selezione. Quindi, dopo un anno un colloquio facilitato consentirà l’assunzione dei supplenti a settembre 2021 con retrodatazione del contratto di un anno

Nel testo dell’emendamento si prevede una prova, un elaborato appunto, con quesiti a risposta aperta. Andrà superata con voto di sette decimi. Rispetto alla prima formulazione respinta da Pd e LeU, scompare la precisazione del numero delle domande. Oltre alle conoscenze didattiche, di metodo e sulle discipline di insegnamento, servirà la consocenza dell’inglese.

E’ rimasto in piedi l’emendamento Verducci (vicepresidente della commissione Istruzione, Pd) che aveva portato allo scontro con la ministra Lucia Azzolina ed è stato accompagnato da tre subemendamenti che chiedono l’assunzione immediata dei precari, il ripristino di un percoso abilitante per i non vincitori del concorso e una serie di indicazioni ammorbidenti per la prova scritta. Il Pd non ha seguito Francesco Verducci e ha accettato l’indicazione del premier – che già aveva bocciato la posizione tenuta a lungo dalla ministra (nessun concorso a crocette ad agosto) – di non spaccare il governo sulla scuola. Matteo Orfini, lui deputato del Pd, ha chiesto al capogruppo Andrea Marcucci di non votare l’accordo. Leu, invece, si è allineata alla scelta di governo. Lo stesso governo, per evitare sorprese, è intezionato a mettere la fiducia sull’intero Decreto scuola.

I 2,16 milioni di euro necessari per le assunzioni saranno sottratti dal Fondo per il miglioramento dell’istruzione scolastica.

“Dopo un lavoro intenso in commissione Istruzione abbiamo tradotto in un emendamento l’accordo sul concorso per i precari della scuola raggiunto tra le forze di maggioranza con la mediazione del presidente Conte”, ha detto Bianca Laura Granato, capogruppo M5s in commissione. “Abbiamo garantito un punto su tutti: la selezione del personale docente con tre annualità di servizio avverrà tramite un concorso che prevede il superamento di una regolare prova scritta a seguito della quale i docenti risultati idonei verranno inseriti in una graduatoria di merito da cui avverrà il reclutamento grazie anche alla valorizzazione dei titoli culturali e di servizio. Abbiamo sventato una sanatoria”.

Le graduatorie provinciali saranno riaperte e aggiornate a come da emendamento approvato in commissione. Ai 32.000 vincitori del concorso assunti a settembre 2021 sarà garantita la retrodatazione giuridica della nomina a settembre 2020.

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