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Scontro tra treno e Tir nel Torinese, spunta l’ipotesi di un errore umano: 2 morti e 20 feriti

Mag 24, 2018

Due vittime, venti feriti. È il bilancio definitivo dell’incidente ferroviario di ieri sera a Caluso, dove un tir che muoveva un trasporto eccezionale è rimasto bloccato sui binari ed è stato colpito da un treno regionale diretto a Ivrea.

Un disastro ferroviario che per tutta la notte ha tenuto impegnati i soccorritori, ma che fin dai primi istanti ha già messo in moto il lavoro degli investigatori, per accertare la dinamica dell’incidente e le responsabilità nell’accaduto. C’è infatti un elemento che ha colpito alcuni testimoni ed è il fatto che “siano passati pochissimi secondi, tre o quattro, da quando si è accesa la luce rossa dello stop e la campana ha cominciato a suonare, a quando le sbarre si sono abbassate”, spiega uno degli autisti che componevano la carovana partita dalla Repubblica Ceca e diretta a una ditta di catrame di Foglizzo, dove avrebbe dovuto scaricare i due grandi container che al loro interno contengono giganteschi imbuti per travasare la sabbia e la ghiaia sui camion. “Mi sono messo ad urlare alla radio perché l’autista facesse retromarcia ma è arrivato il treno”, racconta un collega.

Due tir e sei vetture di scorta compongono il convoglio che procede a velocità minime. E il primo camion non fa in tempo a uscire dai binari che si vede il treno arrivare inesorabile in lontananza. L’urto è di una violenza impressionante.

Il regionale 10027 è l’ultimo della sera per Ivrea, sopra ci sono circa 40 passeggeri. Nell’incidente la locomotiva e altri due vagoni deragliano ed escono dai binari. Nello schianto muore Roberto Madau, 61 anni, di Ivrea. È il macchinista del treno. Viene sbalzato fuori dal posto di guida e finisce nel cortile di una ditta. I primi soccorritori lo trovano già morto. La seconda vittima è uno degli uomini del servizio scorta del tir, un italiano originario di Busto Arsizio. Mentre un collega bloccava la strada a un chilometro di distanza poiché il trasporto eccezionale deve poter occupare tutte le corsie di cui ha bisogno, un altro addetto era sceso dal furgoncino per dare indicazioni da vicino al camionista ed aiutarlo a superare il passaggio a livello, che è uno dei punti critici del percorso. Nell’incidente ha riportato ferite gravissime ed è morto non appena arrivato al Cto di Torino.

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L’autista del camion coinvolto invece è illeso ed è stato ascoltato a lungo dagli agenti della polizia ferroviaria: la motrice è rimasta intatta, mentre il treno ha travolto il rimorchio.

Decine di squadre dei vigili del fuoco sono arrivate a Caluso per liberare i feriti. Alcuni sono gravi e tra questi anche la capotreno, rimasta bloccata sotto una porta del primo vagone. “Io ho visto solo il suo braccio quando il treno ha smesso di capovolgersi. Era coperta dalla porta e chiedeva aiuto. Diceva che si sentiva soffocare”, racconta Paolo Malgioglio, 23 anni, di Aosta. Era sul primo vagone del regionale. “È successo tutto in un attimo. Stavo ascoltando la musica e subito dopo mi sono ritrovato a sperare che finisse tutto in fretta”.

Sono le 23.20 quando il campanello d’allarme del passaggio a livello inizia a suonare. Non smetterà più fino a tarda notte. Intanto sul posto arrivano altri vigili del fuoco, i carabinieri con il comandante provinciale Emanuele De Santis e il procuratore capo di Ivrea Giuseppe Ferrando che ha voluto ascoltaredi persona alcuni dei testimoni e che affida alle scatole nere la soluzione della sciagura sebbene, a caldo, consideri come più probabile l’ipotesi di un tentativo “di forzare il passaggio”. Decine di ambulanze e volontari i di Croce Rossa e Croce Verde lavorano fino a tarda notte per smistare i feriti. La maggior parte viene trasportata nei pronto soccorso di Ivrea e Chivasso. I tre più gravi arrivano in elicottero al Cto, tra loro c’è anche il manovratore del servizio scorte che muore poco dopo il suo arrivo. Al Cto è finita anche la capotreno, era vigile e cosciente ma con un grave trauma cranico. Ma nella notte le sue condizioni sono peggiorate e stamattina si è deciso di operarla: ha la frattura del bacino.

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L’area del disastro ferroviario è stata messa sotto sequestro. Le ferrovie con un comunicato parlano di un tir “che dopo aver sfondato le barriere di un passaggio a livello tra Rodallo e Caluso è rimasto fermo sulla sede ferroviaria”. Gli investigatori stanno cercando di capire che cosa sia accaduto. Se è vero che la carovana del trasporto è passata con il semaforo verde, come dice il camionista, rimasto illeso, perché il passaggio a livello si è chiuso anche se c’era un tir da diverse tonnellate fermo sui binari? “Il macchinista del treno ha provato a frenare, abbiamo sentito

il treno fischiare”, dice un’altra passeggera. Ma l’ultimo disperato tentativo dell’uomo non è bastato per salvargli la vita. “Pensavo fossero morti tutti”, dice un altro viaggiatore che stava tornando ad Aosta dopo una serata a Torino.

I passeggeri illesi vagano lungo la statale 26: “Faccio il camionista da anni e non ho mai visto niente del genere. Ero sul treno ed è stato come se ci fosse stato il terremoto all’improvviso”.

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