Su Lerner e il videomaker di Repubblica: questi non sono giornalisti – Matteo Salvini attacca anche Gad Lerner, che è stato insultato a Pontida, e il videomaker di La Repubblica che è stato aggredito: “Questi non sono giornalisti ma spesso calunniatori”. “Non si tratta mai male nessuno. A casa mia l’ospite è sacro ma se uno sputa veleno su una persona per vent’anni…”, aggiunge ricordando che “Gad Lerner una volta si augurò la mia morte”.
Le accuse in Rete – L’uso strumentale e propagandistico di un bambino proprio da chi chiedeva di lasciare i minori fuori dalla polemica politica è inaccettabile. Lo dicono i politici, a partire da Carlo Calenda (“Che gente siete per usare bambini su un palco. Tutti a testa china davanti a questo schifo? Siete senza onore”), e lo dice la gente, l’opinione pubblica. “Ma vi rendete conto dello schifo che state facendo? Bibbiano è una brutta pagina dell’Italia, non di un partito, non di pochi. Strumentalizzare questa vicenda, portare una bambina su di un palco è una vergogna. Essere politici è altra cosa”; “I bambini non si toccano, non si usano, non si sfruttano. Far salire una bambina sul palco di Pontida per qualche consenso in più è vergognoso e intollerabile”: viene sottolineato sui social.
“Salvini oggi ha dato il meglio di sé, strumentalizzando il caso di Bibbiano. Lo sciacallo leghista è sempre in prima linea”. E ancora: “Credevate di aver toccato il fondo? Illusi. Salvini espone sul palco di Pontida 2019 i corpi di una madre e una bambina, presunte vittime dei fatti di Bibbiano, per fini di bieca propaganda. Abbiamo raggiunto un degrado del costume e della politica mai visto da 75 anni a oggi”. E in molti rinfacciano al leader della Lega l’ipocrisia: “Lui che chiedeva di non strumentalizzare i bambini quando ha usato la Polizia di Stato per far giocare il suo pargolo con una moto d’acqua, ora porta sul palco una bimba?”.