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Russiagate: indagato Meranda, Gdf a casa di Vannucci. Conte: il 24 riferirò in Aula

Lug 17, 2019

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Accertamenti sulle due persone che avrebbero partecipato all’incontro all’hotel Metropol di Mosca insieme con Savoini. Il premier riferirà al Senato: «Sono io la massima autorità del Governo», ha detto. Salvini: non riferisco su fantasie. Calenda: abbiamo chiesto commissione d’inchiesta Ue

17 luglio 2019


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L’avvocato Gianluca Meranda in un’immagine tratta dal suo profilo Twitter (Ansa)

2′ di lettura

La Procura di Milano sta facendo accertamenti e valutando le posizioni di Gianluca Meranda e Francesco Vannucci, le due persone che si sono fatte avanti dicendo di aver partecipato all’incontro all’hotel Metropol di Mosca dove era presente anche Gianluca Savoini. Dopo aver perquisito la casa dell’ex bancario Vannucci a Suvereto, in provincia di Livorno, la Guardia di finanza sta effettuando perquisizioni anche nei confronti dell’avvocato romano Meranda, che ha ricevuto contestualmente un avviso di garanzia, ed è quindi indagato nell’ambito dell’inchiesta per corruzione internazionale sul caso dei presunti fondi russi alla Lega.

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Alla perquisizione dovrebbe essere presente anche il pm milanese Gaetano Ruta e un esponente dell’ordine degli avvocati di Roma.

Conte: il 24 riferirò in Aula

Intanto, secondo fonti di Governo mercoledì prossimo il premier Giuseppe Conte al Senato farà un’informativa sul caso Russia. Conte ha dato la sua disponibilità a rispondere alle domande sul caso russo e una ipotesi era che lo facesse nell’ambito di un question time. E a chi gli chiede se oltre alla sua informativa ci sarà quella di Matteo Salvini, il premier ha risposto: « Io sono il presidente del Consiglio, sono la massima autorità di governo, il 24 luglio sarò in Aula». «È stato chiesto anche a me di riferire e io riferisco – ha detto il premier – perché quando le forze parlamentari chiamano, il governo risponde. Per la trasparenza nei confronti dei cittadini e dei rappresentanti dei cittadini ho una concezione sacrale del Parlamento e delle istituzioni», ha aggiunto.

Salvini: non riferisco sulle fantasie

Salvini ribadisce la sua linea nel corso di una visita a un gattile romano: «Se c’è un reato io sono il più cattivo e intransigente. Ma non mi interessano gli audio rubati e non riferisco sulla fantasia». il ministro dell’Interno si dice tranquillo ma le sue parole rivelano l’irritazione col premier: «Può scrivermi via lettera o whatsapp ma gli rispondo che non abbiamo chiesto e preso un euro fuori posto».

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