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Ricercatore bolognese unico italiano premiato dal National geographic

Mag 2, 2017

BOLOGNA – L’unico italiano a conquistare il prestigioso titolo di “Emerging explorer” del National geographic: di fatto, uno dei migliori 14 ricercatori del mondo del 2017 per la prestigiosa rivista scientifica. Federico Fanti, 36 anni, bolognese, ricercatore dell’Alma Mater studiorum al Dipartimento di Scienze Biologiche, Geologiche e Ambientali, si è meritato il titolo di Emerging explorer destinato a “scienziati, divulgatori e innovatori con capacità e talento unici e straordinari”.

“Sono naturalmente molto soddisfatto, sono della generazione cresciuta col National geographic quindi per me è un onore. Oltretutto da molto tempo va avanti la collaborazione col NG che ha permesso numerose scoperte scientifiche”. Fra le più importanti, ricorda Fanti, sicuramente “la campagna di scavo in Tunisia e il lavoro in Mongolia, partito lo scorso settembre: la Mongolia è uno dei siti più ricchi al mondo di fossili ma al contempo vi è un fiorente mercato nero che stiamo cercando di contrastare”.

Ricercatore bolognese unico italiano premiato dal National geographic

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Fanti, geologo e paleontologo, svolge attività di ricerca anche presso il museo geologico “Giovanni Capellini” dell’Alma Mater. I suoi studi si concentrano su come i cambiamenti climatici e ecologici hanno influenzato l’evoluzione attraverso eventi di adattamento o estinzione. Dal 2006 ad oggi ha condotto campagne di scavo in Alaska, Canada, Messico, Turkmenistan, Mongolia, Australia, oltre che in Europa e in Africa. Nel dicembre del 2014, durante una spedizione nel governatorato di Tataouine, in Tunisia, ha scoperto lo scheletro di un gigantesco coccodrillo, una specie nuova per la scienza, che è stato chiamato Machimosaurus rex.
Gli altri Emerging explorers arrivano da Stati Uniti, Canada, Angola, Chad, Mozambico, Panama e Indonesia, e sono biologi, ambientalisti, geografi, insegnanti, ma anche dentisti

e fotografi.Sono tutti attesi l’11 giugno a Washington in occasione del National Geographic Explorers Festival. A ognuno di loro il National Geographic assegnerà un contributo di 10.000 dollari per proseguire le loro attività di ricerca. “Quei soldi”, precisa subito Fanti, “li farò girare direttamente all’università per alimentare il fondo da cui attingiamo per i nostri incarichi”.


di fossili ma

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