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Reportage Sfida tra Nazioni Overwatch, un evento per i fan

Apr 15, 2018

Negli ultimi mesi si è molto parlato di Esport nel nostro paese, sia grazie al CIO – che li ha riconosciuti come attività agonistica – sia grazie alle personalità del nostro settore, come Ivan Grieco o Simone Trimarchi che con orgoglio e passione aiutano a portare avanti il settore competitivo nazionale, cercando di raggiungere i grandi d’Europa.

Non sempre per crescere c’è bisogno di tornei con montepremi alti o quote d’iscrizione eccessive, a volte basta solo tanta passione, uno sponsor che ci crede e ovviamente una community forte e presente. L’esempio che facciamo oggi riguarda “La Sfida tra Nazioni” di Overwatch, offerta da Omen by HP. Un classico community event che ha visto la presenza di ospiti internazionali come: Degun, Ryan, Misca, ma anche di giocatori italiani dal calibro di Herc – manager della nostra nazionale di Overwatch -, Cerys e Link. Insomma una giornata all’insegno del divertimento e dell’Esport.

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A fare da sfondo a questo evento è stata la bellissima Microsoft House di Milano, location già utilizzata per tornei o presentazioni e che risulta assolutamente perfetta e organizzata per gestire questo tipo di manifestazioni. Il tutto considerando il fatto che è sempre presente un ricco aperitivo ad accompagnare la serata e a stimolare il palato degli ospiti, un plus elegante e assolutamente mai banale sia per la stampa che per i giocatori. L’impegno, la serietà, ma anche la simpatia sono stati il segreto del successo di questa piccola iniziativa; talmente tanti giocatori da dover necessariamente escludere qualcuno, ma questo non ha fermato l’allegria collettiva, grazie anche al super intrattenitore Max “The Host” Vircillo, sempre educato e sempre professionale nel suo lavoro di presentatore.

A volte basta solo tanta passione, uno sponsor che ci crede e ovviamente una community forte e presente.

Ma ora andiamo al punto principale: in cosa consisteva l’evento e perché ci è piaciuto tanto? L’idea ruota attorno ad un semplice torneo 3vs3 su Overwatch, ovviamente su piattaforma PC, la principale della Overwatch League; tutto girava attraverso un bracket composto da partite best of five ad eliminazione, vale a dire che ad ogni round venivano eliminati gli eroi utilizzati in quello precedente.

La vera originalità, però, consisteva nel poter sostituire un membro della squadra con uno dei super ospiti presenti, un modo per imparare nuovi trucchetti del gioco e anche per sperimentare qualche nuova strategia. Inoltre, è stato sicuramente un palcoscenico per inquadrare eventuali nuovi talenti italiani e non, sia per la nazionale che per team esteri che competono nei principali tornei, anche perché l’evento è stato completamente streammato e seguito da tantissime persone, fan e non.

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Pur essendo gratuito non sono mancati i premi – cuffie, mouse e tappeti -, tutti forniti dallo sponsor: Omen by HP. Una piacevole sorpresa e che forse neanche i partecipanti si aspettavano, compresi la valanga di gadget che praticamente ogni ospite è riuscito facilmente ad ottenere.

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Il risultato di tutto questo è stato un evento riuscito, organizzato molto bene e assolutamente divertente, dove la maggior parte dei fan è riuscito a mettersi alla prova. È giusto specificare anche quanto l’aiuto di Alberto ‘Herc’ Pahle. sia stato fondamentale per la riuscita del tutto, vero esponente del gioco nel nostro paese, in qualche modo quasi definibile come un papà della community di Overwatch in Italia e che davvero si sta dando davvero tanto da fare per migliorare questo settore, lavorando giorno e notte anche con Blizzard per cercare di fornire più supporto possibile ai giocatori che credono in tutto questo.

È stato sicuramente un palcoscenico per inquadrare eventuali nuovi talenti italiani e non.

Gli eventi di questo genere sono importantissimi per i fan, per l’Italia, per l’Esport, perché sono il punto di partenza di qualcosa di più grande che speriamo vivamente possa accadere presto o tardi. Essi non vanno sottovalutati, ma anzi vanno seguiti e presi seriamente. Questo, però, non deve essere compito solo dei ragazzi citati, ma anche degli stessi fan, i quali devono continuare a supportare con passione e cuore tutto ciò. Chissà mai che l’Overwatch League possa diventare qualcosa di concreto anche da queste parti del globo.


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