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Recensione ECHO, alla scoperta del misterioso Palazzo

Ott 19, 2017

ECHO

Dopo un centennio in stasi, la giovane En giunge in un misterioso palazzo per scoprire il segreto legato alla sua nascita. Riuscirete ad aiutarla nella sua impresa?

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ECHO è un videogioco di fantascienza sviluppato dai ragazzi di Ultra Ultra, una realtà che ha da poco messo le radici in questo mercato in continuo mutamento. Le premesse sono tutte dalla parte di questo progetto intrigante, ma non siamo di fronte a una produzione da acquistare assolutamente.

Il palazzo che impara da noi stessi…

L’avventura ha inizio dopo una graziosa scena che consente ai giocatori di calarsi nei panni della giovane En. Nel filmato è possibile conoscere per la prima volta l’intelligenza artificiale, chiamata London, che accompagnerà la nostra eroina per tutta la durata della storia. I due sono in viaggio e sono diretti verso un misterioso palazzo occupato dai primi uomini.

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L’obiettivo della protagonista è quello di redimere i suoi peccati che hanno provocato la morte di suo padre. Una volta giunti in questa strana ambientazione, i personaggi si ritrovano in un pianeta formato da una fitta rete di immensi edifici a forma di parallelepipedo rettangolare. All’interno di queste surreali costruzioni è racchiuso il palazzo.

La narrazione procede a rilento e questo potrebbe far storcere il naso ai giocatori impazienti di scendere nel vivo dell’azione. Alcune fasi di gioco – soprattuto le prime – sono caratterizzate da continui colloqui tra En e London in cui i due cercano di capire tutte le stranezze che si trovano durante il cammino. In queste scene, purtroppo, i movimenti del personaggio sono molto rallentati per favorire l’apprendimento della storia.

Certo, questo approccio è lodevole da parte degli sviluppatori e non è semplice trovare un videogioco con le medesime caratteristiche, ma non dispiacerebbe un tasto per saltare le conversazioni o velocizzare i movimenti del giocatore. Nonostante questa piccola pecca, la storia è solida e riesce a raggiungere l’obiettivo: intrigare tutti gli appassionati del genere.

La lotta contro noi stessi…

Una volta superata una fase iniziale di dialogo tra i due protagonisti, la situazione inizia a diventare seria e la giovane En inizia a comprendere la natura del palazzo. La location, infatti, crea continuamente delle copie esatte della nostra eroina che misteriosamente apprendono tutti i movimenti effettuati dal giocatore. Tutto questo avviene attraverso un evento inspiegabile chiamato “Blackout”.

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Il fenomeno si verifica sequenzialmente e in qualunque momento della sessione di gioco. Nel momento in cui le luci sono accese, il palazzo registra tutti gli spostamenti e le azioni di En per riprodurle nella fase successiva. Nelle fasi buie, invece, le mura non registrano i movimenti ed è possibile comportarsi agevolmente.

Il risultato è davvero appagante, difatti nelle prime esperienze siamo rimasti colpiti da questa caratteristica del gameplay, ma ci sono dei piccoli difetti – secondo il nostro parere – perché l’apprendimento non è cumulabile e le copie tendono a ripetere i passi fatti nella fase di luce antecedente.

Il sistema di gioco è leggermente difficoltoso poiché il giocatore ha a disposizione soltanto due tipologie di attacchi: il semplice strangolameto da dietro e una pistola con munizioni scarse. L’utente inoltre ha la possibilità di spingere l’avversario e correre, ma anche in questi casi le manovre sono molto limitate e ci sono situazioni in cui non si può sfuggire alla sconfitta.

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Per proseguire egregiamente la storia, quindi, è necessario fare attenzione quando il palazzo registra tutte le nostre azioni e a tutti gli elementi delle stanze in cui è possibile ripararsi da eventuali proiettili nemici o nascondersi da occhi indesiderati.

Comparto tecnico, grafico e sonoro

ECHO è senza dubbio un videogioco con una grafica realizzata molto bene, infatti siamo rimasti soddisfatti della qualità di ciascun elemento che contraddistingue l’enorme roccaforte. Le ambientazioni esterne – che sono poche – sono anch’esse create con un buon livello artistico. I personaggi, invece, godono di un carisma proprio e probabilmente tutti i giocatori noteranno la bellezza di En.

Lo stesso discorso vale per il comparto sonoro. Le musiche riescono a donare una sensazione di immersione totale nelle varie avversità congegnate dagli sviluppatori. Gli spari e tutti gli altri effetti non artificiali sono certamente uno dei punti di forza di questo titolo.

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Terminiamo con il comparto tecnico: il giudizio è purtroppo non del tutto positivo. Gli sviluppatori hanno certamente sviluppato un videogioco che riesce a funzionare fluidamente sulla nostra macchina, ma le impostazioni sono carenti di diverse opzioni. Durante la nostra prova non abbiamo potuto impostare una risoluzione maggiore dei 720p perché, probabilmente, la scheda grafica (AMD RX 480) non è stata riconosciuta a dovere. Speriamo in qualche patch risolutiva in futuro.

Verdetto

ECHO è un videogioco che riesce a coniugare le meccaniche stealth con quelle di un fantasy. Il gameplay è ben strutturato, nonostante alcune piccole incertezze, e la sua difficoltà innata riesce a premiare gli sforzi del team di sviluppo.

Purtroppo, sono anche presenti dei difetti tecnici e per questo motivo non possiamo dare un voto maggiore. In ogni caso, consigliamo questo titolo a tutti gli appassionati del genere.


Tom’s Consiglia

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