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Piemonte, piromani all’attacco: bruciati 300 ettari di bosco, trovati due inneschi nel Torinese

Mar 14, 2019

Sarebbero almeno due gli inneschi trovati dai carabinieri forestali durante il sopralluogo ai piedi del Monte Baron, sulle Alpi Graie, nel Torinese, dove tre giorni fa è scoppiato un incendio che, alimentato dal vento, ha coinvolto i boschi di Val della Torre e di Givoletto, distruggendo 250 ettari e costringendo a una temporanea evacuazione sette famiglie. Viene confermata l’ipotesi dolosa che si sospetta anche per il rogo di Cafasse, all’imbocco delle Valli di Lanzo, che si è esteso su un fronte di 10 chilometri.

Quella di oggi è stata un’altra giornata di passione sul fronte incendi: in val di Lanzo, sempre nel Torinese, il fuoco ha lambito le case e in mattinata, a Givoletto, alcune abitazioni sono state evacuate. Colpa del vento che nelle ultime ore è tornato a soffiare con raffiche intense e che si annuncia ancora più potente tra questa notte e domani, venerdì.

Le squadre dei vigili del fuoco e degli Aib, i volontari antincendio boschivi, sono al lavoro da giorni nei boschi dove le fiamme hanno creato un fronte di incendio molto vasto. Oggi la grande nuvola di fumo marrone si vedeva distintamente anche da Torino. Il bilancio degli incendi finora è di 300 ettari di bosco distrutti. Da ieri è in vigore in tutto il Piemonte, dopo oltre 40 giorni di siccità, lo stato di massima pericolosità.

A preoccupare, come s’è detto, è il vento fortissimo che ha ripreso a flagellare montagne e vallate del Piemonte, in particolare nel Torinese, spingendosi fino sulle pianure. Le raffiche hanno superato i 136 chilometri l’ora sulla Gran Vaudala, nel Gran Paradiso, e i 104 ai poco più di 500 metri di altitudine di Susa (Torino). Sopra Sestriere, sul monte Fraiteve a quota 2800, il vento soffiava a 88 chilometri l’ora.

Un ulteriore rinforzo dei venti è previsto in serata, si legge nel bollettino dell’Arpa, in montagna e sulle vallate alpine. Raffiche molto forti sui settori alpini anche domani, quando lo zero termico salirà rapidamente a 3.100 metri già nella mattinata, con temperature massime a 24 gradi in pianura.

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“Stanotte è stata davvero tragica – commenta il sindaco di Givoletto, Azzurra Mulatero – abbiamo evacuato una decina di case in via Borgonuovo e le ordinanze sono ancora attive fino a quando i vigili del fuoco non mi diranno che possiamo revocarle”. Per gli sfollati è stata allestita un’unità di crisi e un punto di accoglienza nel salone polivalente. “Adesso le fiamme sono alte e sembrano più sotto controllo ma l’incendio è vasto. Gli elicotteri stanno continuando a bagnare dove è stato tutto spento per evitare che le fiamme riprendano. E in mattinata tornerà a lavorare anche il Canadair”.

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