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Petrolio, balzo senza precedenti dopo l’attacco all’Arabia Saudita – Il Sole 24 ORE

Set 16, 2019

VOLA IL BRENT

L’attacco al petrolio saudita provoca un’impennata senza precedenti al prezzo del greggio. Come temuto, in apertura di contrattazioni i future sul Brent sono balzati di 12 dollari in pochi secondi, salendo fino a quota 71 dollari, pari a un aumento del 20% che non ha precedenti.

16 settembre 2019


Arabia Saudita, attacchi con droni a due impianti petroliferi

2′ di lettura

L’attacco al petrolio saudita provoca un’impennata senza precedenti al prezzo del greggio. Come temuto, in apertura di contrattazioni i future sul Brent sono balzati di 12 dollari in pochi secondi, salendo fino a quota 71 dollari, pari a un aumento del 20% che non ha precedenti da quando i future sono stati lanciati nel 1988. Successivamente le quotazioni si sono stabilizzate intorno a 65-66 dollari, per un incremento comunque nell’ordine del 10 per cento.

La violenta reazione del mercato arriva dopo l’attacco – anch’esso senza precedenti – c0ntro due importanti impianti sauditi rivendicato dagli Houthi, i ribelli yemeniti filo-iraniani.

La perdita di produzione legata all’attacco contro le strutture di Saudi Aramco rappresenta infatti il più grande danno determinato da un singolo evento per i mercati petroliferi. La perdita di 5,7 milioni di barili al giorno, generata dall’attacco contro Riad, pari a quasi il 6% della produzione mondiale, è superiore ai 5,6 milioni persi nel 1979 con la rivoluzione iraniana e ai 4,3 milioni di barili persi nel 1990 quando l’Iraq di Saddam Hussein invase il Kuwait e nel 1973 in occasione della guerra del Kippur tra Israele e Paesi arabi.

L’Iran nega l’accusa degli Stati Uniti di essere dietro agli attacchi di sabato alle strutture petrolifere saudite.

I funzionari statunitensi hanno dichiarato che ci sono forti indicazioni che le esplosioni fossero il risultato di attacchi lanciati dall’Iran o dall’Iraq, ma comunque con regia iraniana.

Il presidente Trump ha twittato spiegando che gli Stati Uniti sono pronti a rispondere militarmente agli attacchi, una volta stabilito chi fosse il responsabile. Intanto Riad ha indicato che a breve dovrebbe essere in grado di ripristinare solo un terzo della produzione.

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