• 23 Aprile 2024 14:25

Corriere NET

Succede nel Mondo, accade qui!

Padova, scuote troppo forte il figlio di 5 mesi: bimbo in coma. “Possibile morte cerebrale” – Il Fatto Quotidiano

Dic 24, 2019

Scuote violentemente il figlio di 5 mesi che non si addormentava, provocandogli gravissime lesioni interne: il bambino è in coma, ricoverato nel reparto di terapia intensiva di Pediatria a Padova, dove i medici hanno richiesto l’intervento della commissione per la morte cerebrale. La madre è indagata per lesioni gravissime aggravate.

I fatti risalgono allo scorso sabato: la mamma, una donna di 29 anni di origini vicentine, si trovava nella sua casa, a Mestrino, cercando di far addormentare il bambino. Ma il piccolo, cullato per ore, continuava a piangere. A questo punto lo avrebbe scosso troppo forte, provocandogli danni cerebrali. Quando si è accorta che non respirava più ha chiamato il 118: il piccolo è stato trasportato in ospedale in condizioni disperate, e da tre giorni si trova in coma, nella terapia intensiva di Pediatria. I medici hanno richiesto l’intervento della commissione per la morte cerebrale.

È stata lei stessa a raccontare tutto ad aver detto ai carabinieri e al magistrato Roberto Piccione, di aver “perso il controllo” e “cullato troppo forte” il piccolo. Venerdì due esperti delegati della Procura effettueranno un accertamento: se i fatti venissero confermati dalla visita, il caso rientrerebbe nella “baby shake syndrome”, una forma di maltrattamento in cui i neonati vengono scossi violentemente come reazione al pianto inconsolabile. Il picco di incidenza della baby shake syndrome si ha tra le 2 settimane e i 6 mesi di vita, quando i bambini non hanno ancora il controllo del capo perché i muscoli del collo sono deboli, la testa è pesante rispetto al corpo, e il cervello è ancora in fase di sviluppo: gli scossoni provocano nei bambini gravissimi danni cerebrali e neurologici.

close

Prima di continuare

Se sei qui è evidente che apprezzi il nostro giornalismo. Come sai un numero sempre più grande di persone legge Ilfattoquotidiano.it senza dover pagare nulla. L’abbiamo deciso perché siamo convinti che tutti i cittadini debbano poter ricevere un’informazione libera ed indipendente.

Purtroppo il tipo di giornalismo che cerchiamo di offrirti richiede tempo e molto denaro. I ricavi della pubblicità ci aiutano a pagare tutti i collaboratori necessari per garantire sempre lo standard di informazione che amiamo, ma non sono sufficienti per coprire i costi de ilfattoquotidiano.it.

Se ci leggi e ti piace quello che leggi puoi aiutarci a continuare il nostro lavoro per il prezzo di un cappuccino alla settimana.

Grazie,

Peter Gomez

Articolo Precedente

Genova, tecnico muore folgorato: stava riparando un guasto in una cabina elettrica

next

Articolo Successivo

‘Ndrangheta, due minuti di applausi per i carabinieri della maxi-operazione: “Grazie, bravi”. Migliaia di persone davanti al comando

next

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Guarda la Policy

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close