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Oculus Rift S e simracing, la nostra recensione

Lug 9, 2019
Oculus Rift S e simracing, la nostra recensione

L’arrivo della realtà virtuale ha rappresentato una grande rivoluzione per tutti gli appassionati di simracing e giochi di guida.

Oculus Rift S, il nuovo modello che sostituisce il CV1, si presenta con una nuova ergonomia e una componentistica interna rivisitata; macome se la sarà cavata sui simulatori come Assetto Corsa, iRacing, Raceroom, rFactor 2 e sui titoli più generici come Project Cars 2 ed Euro Truck Simulator 2?

Scopriamolo insieme!

Nuovo design, comodità assoluta

Addio ai vecchi sensori fisici, sostituiti magistralmente da ben cinque videocamere che, dopo la configurazione del dispositivo, vi permetteranno di godervi la realtà virtuale senza alcun “fuori campo”.

Grazie anche alla nuova ergonomia il Rift S è davvero molto comodo da indossare: l’innovativo design permette infatti di affrontare sessioni di guida molto lunghe senza sentire “il peso” del visore, decisamente un passo avanti rispetto al suo predecessore. I vantaggi di questa soluzione però non si fermano qui: con questo sistema il nuovo Oculus Rift S non soffre dei problemi di appannamento delle lenti che affliggevano il CV1, sintomo che l’aerazione interna è stata rivista in maniera ottimale.

Buone notizie anche per chi è costretto ad utilizzare gli occhiali: con il Rift S non avrete alcun impaccio ad indossarli e non dovrete più acquistare separatamente delle lenti apposite.

Indossabilità voto 9.

Riproducendo un classico ambiente casalingo ecco l'Oculus Rift S: comodo da indossare anche per chi usa gli occhiali

Riproducendo un classico ambiente casalingo ecco l’Oculus Rift S: comodo da indossare anche per chi usa gli occhiali

Qualità grafica e prestazioni

Rispetto al CV1 sparisce il fastidioso effetto “zanzariera”. Grazie al nuovo schermo LCD fast-switch, il Rift S offre una risoluzione totale di2560×1440 pixel (1280×1440 per ogni occhio), permettendoci di apprezzare nei minimi dettagli ogni componente interno (o esterno) della nostra vettura ma con alcuni aspetti negativi da non sottovalutare.

L’addio alla tecnologia OLED del suo predecessore, ma anche ai suoi 90 Hz, si traduce in neri più spenti e “sbiaditi” e contrasti meno netti, bisogna poi abituarsi ad un refresh rate meno performante del CV1. Questa differenza tra i due prodotti risulta essere relativamente semplice da individuare se si è abituati a giocare con il vecchio modello ma, se siete dei “rookie” della realtà virtuale, difficilmente rimarrete delusi.

Bisogna inoltre sottolineare che gli 80 Hz del Rift S permettono di alleggerire il carico sul processore e sulla scheda grafica del vostro PC. Questo significa poter accedere alla VR sfruttando un computer di fascia medio alta, leggermente meno performante rispetto a quello richiesto per il CV1.

Tutto questo si traduce in un sensibile vantaggio quando avviamo un “pesante” simulatore di guida, permettendoci di non effettuare grandi rinunce tra effetti di post-processing, qualità complessiva dei modelli ed effetti meteo.

Vi segnaliamo che, in merito alla IPD (distanza interpupillare), sparisce il meccanismo manuale che era presente sul CV1 che regolava la distanza delle due lenti. Eseguita la prima installazione non abbiamo riscontrato alcun problema di messa a fuoco; ovviamente però questo parametro può essere comunque modificato tramite le impostazioni di Oculus e il corrispettivo software di calibrazione.

I top 5 giochi di guida in VR

Visto il grande successo del CV1 nell’ambito racing e questa breve introduzione, come se la sarà cavata il nuovo Oculus Rift S? Ecco le nostre top 5 virtual reality experience sui giochi di guida:

  • Euro Truck Simulator 2: il vincitore assoluto e, molto probabilmente, anche il più inaspettato. Nonostante ETS 2 non sia assolutamente un titolo competitivo e nemmeno un gioco abbastanza recente, l’esperienza più immersiva e più coinvolgente l’abbiamo provata proprio alla guida dei diversi camion, grazie anche all’aiuto di alcune mod grafiche presenti su Steam Workshop. I vostri viaggi e le diverse location avranno tutt’altro gusto grazie al Rift S e riscoprirete un nuovo modo per godervi al 100% questo titolo.
  • Assetto Corsa: il simulatore di Kunos guadagna il secondo gradino del podio. Già in cima alle classifiche Steam per numero di giocatori mensili (comparato ad altri titoli dello stesso calibro), offre l’esperienza di guida “racing simulativa” più godibile utilizzando il nuovo Oculus. Vista l’assenza dell’effetto zanzariera e la maggior fluidità abbiamo speso ore ed ore a guidare al Nurburgring Nordschleife per poi fermarci e apprezzare tutti i dettagli dei numerosi bolidi da corsa (ma anche stradali) perfettamente riprodotti in gioco.
  • Project Cars 2: lo abbiamo rispolverato proprio per questa recensione. Grazie al suo engine grafico rappresenta una notevole esperienza visiva. Se perdonate l’handling delle vetture riuscirete a godere delle diverse condizioni meteo, una delle punte di diamante del titolo realizzato da Slightly Mad Studios, immancabile quindi un giro a Le Mans a bordo della Bentley Speed 8 in condizioni di pioggia proibitive!
  • rFactor 2: uno dei simulatori più amati dall’utenza hardcore. Grazie al suo motore grafico non troppo “assetato” di risorse, l’esperienza di guida unisce il piacere della fisica del titolo ad una grafica leggera e completa. Nessun singhiozzo o calo di frame mentre si guida, nemmeno in condizioni “complesse”. Salire a bordo di un prototipo LMP2 vi susciterà una bella dose di claustrofobia.
  • Raceroom: realizzato da Sector3 Studios e con un parco vetture molto ampio, in VR assume un notevole “spessore” videoludico. Vero, manca il ciclo giorno/notte ma, grazie anche agli ultimi update, unisce il piacere di guida ad una facilità d’utilizzo senza precedenti. Unico neo è la definizione degli oggetti in lontananza che, a volte, risulta essere fin troppo sacrificata con le impostazioni base.
Pur non essendo un titolo racing, Euro Truck Simulator 2 offre la miglior esperienza di gioco con il nuovo Oculus Rift S

Pur non essendo un titolo racing, Euro Truck Simulator 2 offre la miglior esperienza di gioco con il nuovo Oculus Rift S

Gli esclusi: ACC e iRacing

Per alcuni piloti virtuali risulterà strano non veder citati Assetto Corsa Competizione o iRacing.

Nel primo caso abbiamo consapevolmente evitato di riportare un’esperienza che non rappresenta le potenzialità vere di questo simulatore, ed il motivo è molto semplice: i devs di Kunos Simulazioni stanno ancora lavorando per ottimizzare Competizione anche in merito alla VR che, a causa di un motore grafico (Unreal Engine 4) molto potente ma altrettanto pesante, richiede troppe rinunce sfruttando il visore. Giudizio in sospeso in attesa di un eventuale test postumo.

In merito ad iRacing, considerata l’alta professionalità dei simracers che sfruttano questo servizio, abbiamo contattato Renzo Olivieri, pietra miliare del simracing italiano nonché grandissimo appassionato di questo simulatore, per ascoltare le sue opinioni (qui il suo video completo). Ecco cosa ci ha detto:

«Il confronto e la scelta in merito all’upgrade da CV1 a Rift S dipende dalle vostre preferenze. Oggettivamente, per chi è abituato al primo visore, noterà la differenza dei “neri” quando si corre di notte e, personalmente, mi sono dovuto riabituare agli 80 Hz dopo tre anni di 90 Hz. Sfortunatamente sul forum ufficiale di iRacing diversi utenti segnalano alcune perdite del tracking, spero che risolvano presto. In sostanza però il prodotto è molto interessante considerando il rapporto qualità prezzo, attenti però allo stato di carica dei vostri controller!».

Oculus Rift S e iRacing? Si, ma solo se non possedete il CV1

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Prezzo e difetti

Oculus Rift S è offerto al prezzo di 449 euro (spedizione inclusa) ed il pacchetto comprende il visore e due controller con annesse batterie stilo (una per ciascun controller). Facilissimo da installare, vi basterà connettere al vostro PC il cavo USB 3.0 e il cavo Display Port e procedere con la configurazione nell’app di Oculus sfruttando anche il sistema Passthrough+, che permette di vedere effettivamente l’ambiente circostante senza dover togliere il visore.

Consigliato? Assolutamente si, specialmente se si tratta del vostro primo visore. Nel caso possediate già il CV1 l’upgrade dipende dalle vostre esigenze, nello specifico noi abbiamo apprezzato davvero tanto il miglioramento della risoluzione e l’assenza della griglia pixelosa caratteristica del primo modello.

Difetti?

L’audio integrato (tramite due altoparlanti) è sicuramente due spanne sotto a quello del CV1 e non offre l’immersività che un pilota virtuale cerca ascoltando il rombo del motore, per questo motivo il Rift S è dotato anche di un jack sul lato sinistro per connettere le vostre cuffie.

La comparsa totalmente casuale di “lampi” bianchi fulminei, anche se in nessun caso ha influito sulla nostra esperienza videoludica ma che comunque è doverosa segnalarvi.

In conclusione vi lasciamo le specifiche tecniche del PC che abbiamo utilizzato per il test dell’Oculus Rift S:

  • CPU: Intel Core I7 6700 3.40GHz
  • RAM: Corsair Vengeance 16 GB DDR4
  • GPU: Gigabyte GTX 1080 OC
  • Scheda Madre: Asus H170 Pro Gaming
  • SSD: Crucial MX300

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