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Nuove tensioni sull’asse Usa-Cina, Borse in calo

Gen 17, 2019

MILANO – Ore 9.15. Le Borse europee ripartono in calo mentre tornano ad affacciarsi nuove tensioni sull’asse Usa-Cina. Secondo il Wall Street Journal, le autorità statunitensi sarebbero nelle fasi avanzate di una indagine che potrebbe tradursi in una accusa di furto di segreti commerciali rivolta al colosso tecnologico cinese Huawei. Milano cede lo 0,69%, Londra arretra dello 0,44%, Francoforte dello 0,72% e Parigi dello 0,58%. In calo Tokyo, che ha terminato gli scambi a -0,2%.

Ieri la Borsa Usa ha comunque chiuso un’altra seduta al rialzo, trainata dagli ottimi risultati delle banche. Prese complessivamente, Insieme, gli utili delle sei maggiori banche americane hanno superato i 100 miliardi di dollari, soglia mai raggiunta prima, e manca ancora all’appello MOrgan Stanley, che pubblicherà oggi i sui risultati.

In Europa il focus resta sul Regno Unito, dopo che il parlamento britannico ha respinto la mozione di sfiducia per la premier Theresa May. Lo scenario che si affaccia a questo punto è quello di un rinvio della scadenza prevista per il 29 marzo con la possibilità che Londra e Bruxelles si siedano di nuovo al tavolo per negoziare un nuovo accordo. All’indomani del voto, la sterlina si mantiene stabile nei confronti delle altre principali valute ritrovando quota 1,13 euro, ai massimi da quasi tre mesi. Stabile anche l’euro è stabile sotto 1,14 dollari, passando di mano a 1,1390 dollari e 124,04 yen.

Lieve rialzo per lo spread, a quota 253 punti con il rendimento del decennale al 2,74% in una giornata cruciale per il governo, che stasera dovrebbe dare il via libera all’atteso decreto che include le misure di reddito di cittadinanza e quota 100.

Tra i dati di giornata, iprezzi al consumo dell’Eurozona, il rapporto mensile Opec. Dagli Usa sono attese le licenze edilizie, i nuovi cantieri residenziali e l’indice Philadelphia Fed.

Il prezzo del petrolio è in calo, dopo i dati sulla produzione Usa che la scorsa settimana ha sfiorato i 12 milioni di barili al giorno. I future sul Wti cedono di 27 cent a 52,04 dollari e quelli sul Brent scendono di 25 cent a 61,07 dollari al barile.

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