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Migranti: migliaia in corteo a Napoli,cartello “Stop Salvini”

Mag 18, 2018

Migliaia di immigrati sono partiti in corteo da Piazza Mancini e sono arrivatia piazza Plebiscito a Napoli per la manifestazione “Reddito e diritti per tutte e tutti – Nessuno escluso”. Gli immigrati sfilano con cartelli che dicono “Stop Salvini”, “Nessuno è illegale”, “Accoglienza uguale dignità”.

I manifestanti si sono raccolti nel capoluogo da tutta la provincia da tutte le province della Campania, in particolare da quelle di Caserta e Napoli per chiedere che si estenda anche agli immigrati il reddito di inclusione, che ci sia una maggiore stabilità del permesso di soggiorno e politiche di inclusione sociale più incivile. In questa ottica i manifestanti chiedono un dialogo proficuo e concreto con la Regione Campania e la Prefettura. Il corteo si concluderà in via Santa Lucia, davanti alla sede della Regione Campania.

I migranti arrivano in particolare da Castel Volturno e da tutti i comuni da Mondragone fino a Giugliano e Villaricca, ma anche da Palma Campania, Sant’antimo, Melito. A manifestare con loro molti giovani italiani aderenti a movimenti come Centro Sociale ex Canapificio di Caserta, ex Opg di Napoli, Comitato Città Viva, Laboratorio Insurgencies, ma anche sindacalisti della federazione campana dell’usb, Emergency, è movimenti politici come Radicali Italiani e Prc.

“Siamo preoccupati e spaventati, si sta formando un governo in Italia con la Lega e non sappiamo cosa vorrà fare”. Lo afferma Mamadou Sy, esponente della comunità senegalese di Castel Volturno, nel corso della manifestazione dei migranti in corso a Napoli.

“Migliaia di immigrati – spiega – sono in attesa del permesso di soggiorno e vivono in una situazione particolarmente pesante perché sino alla mercé dello sfruttamento di persone senza scrupoli che li fanno lavorare sottopagandoli. Noi contribuiamo per il 10% al Pil dell’Italia, tante attività come l’agricoltura

non potrebbero continuare senza gli immigrati. Ma stanno facendo un contratto per il nuovo governo senza tenere conto di questo”.

Sy sottolinea anche che “il caporalato esiste ancora nelle campagne italiane, perché sfrutta migliaia di immigrati senza permesso di soggiorno che alle cinque del mattino cercano lavoro. A chi dice che gli immigrati rubano ricordo che i ladri non si alzano dal letto alle quattro per lavorare ogni giorno”.

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