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Migranti, decimo sbarco in Italia in tre giorni. A Crotone 54 in barca a vela

Mag 25, 2019

Ancora uno sbarco sulle coste italiane, il decimo in 48 ore. Cinquantaquattro migranti, tutti uomini, e tutti di nazionalità pachistana, sono sbarcati nel porto di Crotone dopo essere stati soccorsi, la notte scorsa, da un pattugliatore della Guardia di Finanza al largo delle coste di Isola Capo Rizzuto, nel Crotonese. Due cittadini russi, ritenuti gli scafisti dell’imbarcazione, sono stati arrestati.

I migranti, che erano a bordo di un veliero battente bandiera statunitense alla deriva, sono stati raggiunti da due unità navali dei Roan di Vibo Valentia e una del Roan di Taranto. L’equipaggio di uno dei pattugliatori ha prima avvicinato e poi trainato il veliero fino a portarlo nel porto della città calabrese.

Le 54 persone sono state condotte nel centro di accoglienza di Sant’Anna di Isola Capo Rizzuto. Dalle prime informazioni raccolte i migranti sarebbero salpati da Bodrum, in Turchia.

Gli arrivati in Italia nel 2019 salgono a 1482, la metà dei quali solo nel mese di maggio. Nella totale assenza di navi umanitarie nel Mediterraneo, gli scafisti hanno ripreso a far partire centinaia di migranti ogni giorno. La notte scorsa due gommoni con circa 200 persone a bordo sono state soccorse dalla Guardia costiera maltese che le ha portate nel porto de La Valletta.

E il ministro Salvini, ieri ai microfoni di Sky, ha per la prima volta ammesso: ” La Libia è un porto insicuro e instabile”. Esattamente quello che da mesi ripetono le agenzie dell’Onu, Unhcr e Oim, che sottolineano l’illegittimità dei respingimenti dei migranti in Libia. E il senatore Gregorio De Falco commenta: “Persino Salvini ammette che la Libia non è un posto sicuro: bisogna avvertire i vari lacchè di terra, di mare e dell’aria che possono tornare ad usare la propria coscienza. Non si può consentire che i naufraghi siano riportati in Libia. Benvenuto nella realtà, ministro!”.

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