È campionessa regionale di equitazione, fa subacquea e nel nuoto ha vinto diverse medaglie con gli Special Olympics. Da quattro anni va a scuola in bus e partecipa a un progetto nazionale per l’autonomia coabitativa, un weekend al mese a Torino. Ma per la commissione che l’ha valutata non può lavorare, quindi non può beneficiare della legge sull’assunzione delle persone disabili.
A denunciarlo è la madre di Martina Cipolla, ragazza di 21 anni di Sangano, nel Torinese, affetta dalla sindrome di Down, che a giugno conseguirà la maturità. Su di lei nei mesi scorsi si è espressa negativamente la commissione che valuta le richieste “perché non è autonoma, anzi ha poca capacità dell’uso di gambe e braccia. Sono infuriata”.