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Maltempo, Nord Italia sotto la neve, spiagge imbiancate in Veneto, passi alpini chiusi in Piemonte

Feb 23, 2018

Potrebbe essere un’ondata di gelo dalla portata storica quella che investirà la prossima settimana l’Europa e anche l’Italia, paragonabile a quella del febbraio 2012 o del gennaio 1985. L’ormai famigerato Buran (o Burian), a partire dal weekend farà irruzione sul cuore dell’Europa provocando un’ondata di freddo eccezionale. Ma in attesa del crollo termico e delle giornate di ghiaccio con temperature che anche di giorno non supereranno lo zero, il nord Italia sta facendo i conti in queste ore con forti nevicate: in particolare a Torino e in Piemonte, in Emilia-Romagna, in Veneto e in Toscana. E mentre Trieste è sferzata dalla Bora, il resto dell’Italia è sotto la pioggia. In Sicilia, a causa del maltempo, sono stati interrotti i collegamenti con le Egadi.

LE PREVISIONI METEO

· LA SITUAZIONE MALTEMPO

Nevica a Torino e in diverse zone del Piemonte dalle prime ore di questa mattina. Le precipitazioni a carattere nevoso anche a bassa quota, rileva Arpa Piemonte, potranno provocare nelle prossime 36 ore, in particolare nel Cuneese, accumuli in pianura e collina di 10-20 centimetri di neve fresca con conseguenti possibili disagi alla circolazione.

Sempre in provincia di Cuneo Anas ha comunicato la chiusura notturna al transito del tunnel di Tenda causa neve sul versante francese. La galleria resterà chiusa dalle 21 alle 6 fino a lunedì 26 febbraio. Critica anche la viabilità lungo l’altro valico internazionale tra Cuneo e la Francia, al Colle della Maddalena per una frana lungo il versante francese. Si sta registrando anche qualche difficoltà alla viabilità nell’Alessandrino.

Continua l’emergenza bora a Trieste con freddo e temperature basse in particolare sul Carso. Il forte vento soffia intorno ai 70-80 chilometri all’ora con raffiche che superano i 100, provocando notevoli difficoltà anche al traffico. A causa della Bora i vigili del fuoco del comando provinciale di Trieste sono impegnati in un super lavoro per far fronte a tutte le richieste d’intervento.

Pioggia su tutto il Veneto, e nella notte alcune località del litorale sono state imbiancate, come Jesolo, Caorle ed Eraclea. La quota neve, in media, si è abbassata fino ai 150 metri con accumuli temporanei. In altre zone della pianura veneta ci sono stati episodi di pioggia mista a neve.

Non si registrano per ora gravi criticità per il maltempo in Emilia-Romagna, dove è nevicato sulle zone appenniniche, con un metro segnalato al Passo delle Radici, a 1.500 metri di altitudine, nel Modenese, mentre più deboli sono stati i fenomeni in pianura. Sempre in provincia di Modena oggi e domani le scuole sono chiuse in una dozzina di comuni montani. In Romagna si segnalano problemi su alcune strade, soprattutto per le buche provocate dalle precipitazioni: ieri la statale Adriatica è stata chiusa alcune ore, nel Ravennate, per lavori di ripristino. Anche sulle vallate riminesi della Valmarecchia ci sono state nevicate, fino a 70 centimetri, con frazioni isolate.

E pure sull’Appennino Reggiano la neve ha reso difficili le comunicazioni e ci sono stati interventi di assistenza.

Previste nevicate fino a quote di fondovalle (200-300 metri) nell’alto Mugello. Fino alla tarda mattinata previste anche deboli nevicate sui rilievi del Mugello-Val di Sieve a quote superiori ai 500 metri. Lo segnala la Città metropolitana di Firenze. Dalla scorsa notte, spiega una nota, il personale della protezione civile e della viabilità della Città metropolitana fiorentina è impegnato a garantire la percorribilità delle strade di propria competenza, anche con l’impiego di una turbina spazzaneve nella zona di Firenzuola.

· E POI ARRIVA IL BURAN

Il Buran è un forte vento gelido, da nordest o est-nordest, che nasce dal settore russo-siberiano, ad est degli Urali, nei pressi del bassopiano sarmatico siberiano. Il vento è accompagnato da freddo intenso in grado di originare vere e proprie tempeste di neve. Quando il Buran scavalca gli Urali può invadere anche l’Europa e arrivare fino all’Italia, seppur attenuato rispetto alle origini. Il termine Buran ha origine dal russo e dal turco; la radice comune è bor, che significa ‘volgere, trascinare’. Buran e Burian sono la stessa cosa, è solo la pronuncia corretta a definirne la differenza.

· GLI EFFETTI DEL VENTO SIBERIANO

Il gelido vento siberiano è il più freddo che possa raggiungere l’Italia. Una delle sue caratteristiche principali è che può far crollare le temperature di 10/12 gradi in meno di mezz’ora, come è successo nel lontano 13 dicembre 2001. Nelle zone d’origine, le temperature al suolo toccheranno i -35 gradi, in alcuni casi anche -40. Ilmeteo.it annuncia, dunque, giornate di ghiaccio e neve da domenica. Se al Nord nevicherà a tratti, entro sera i fiocchi cadranno fin sulle coste di Marche, Abruzzo, Molise, fiocchi anche in Toscana e Umbria. Abbiamo detto che avverrà un tracollo termico di eccezionale portata.

· LE PREVISIONI IN EUROPA

L’ondata di gelo coinvolgerà gran parte dei Paesi europei e città come Varsavia, Berlino, Budapest, Helsinki, Stoccolma, Praga, Vienna, Parigi, Londra, Bruxelles, Zurigo, con gravi disagi ai trasporti e danni all’agricoltura. All’inizio della prossima settimana a Mosca il termometro precipiterà a -27 gradi di notte e non supererà i -12 durante il giorno; a Berlino si arriverà a -15 gradi nella notte e a -4 di giorno; a Parigi -8 gradi di notte, 0 di giorno; a Londra -6 gradi durante la notte e fino a 1 rado durante il giorno; a Budapest -16 gradi di notte, -5 di giorno.

· COSÌ IN ITALIA

Domenica l’aria gelida, sospinta da intensi venti orientali, inizierà ad affluire sull’Italia a partire dal Nord e dall’alto Adriatico. É sempre più probabile che questi venti gelidi con l’inizio della prossima settimana riescano a raggiungere anche gran parte del nostro Paese, lasciando ai margini soltanto l’estremo Sud, la Sicilia e le isole. Gli effetti sull’Italia potrebbero consistere in un brusco abbassamento delle temperature accompagnato da intense nevicate che si potrebbero spingere fino in pianura e lungo le coste. Tra lunedì e martedì le temperature potrebbero scendere su valori di oltre 10 gradi al di sotto della media stagionale, con minime intorno a -7, -8 gradi anche in pianura e massime intorno allo zero. A causa dei forti venti, e del conseguente effetto wind chill, le temperature percepite potranno risultare addirittura nell’ordine di -10, -15 gradi.

L’irruzione dell’aria gelida, attraverso la porta della Bora, sarà accompagnata tra domenica e lunedì da forti venti da nord-est sull’alto Adriatico con raffiche fino a 100 chilometri orari. A partire dalla giornata di domenica le zone maggiormente a rischio di abbondanti nevicate fino in pianura saranno Emilia Romagna e Marche. Verranno quindi imbiancate anche le coste.

Antonio Sanò, direttore de Ilmeteo.it dice che da mercoledì 28 il Burian lascerà gradualmente l’Italia, nel frattempo una perturbazione atlantica interagirà con l’aria fredda orientale. Giovedì 1 marzo, inizio della primavera meteorologica tutto il Nord Italia sarà sotto la neve.

· LE RACCOMANDAZIONI DI ACEA: “PROTEGGERE I CONTATORI IDRICI”

“La protezione del contatore è importante per evitare perdite o mancanze d’acqua nella stagione invernale. Per questo scopo si consiglia di utilizzare materiali isolanti, i più adatti sono il polistirolo e il poliuretano espanso che isolano efficacemente gli apparecchi dall’ambiente esterno”. Lo comunica Acea Ato 2 in una nota sottolineando di fare “attenzione a non utilizzare giornali o panni in stoffa che, assorbendo acqua e umidità, rischiano di peggiorare la situazione”.

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