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Lucano: “Potrei dimettermi da sindaco, in tanti mi chiedono di candidarmi alle Europee”

Gen 20, 2019

CATANZARO – “Non ce la faccio più, ho l’animo a pezzi. Non è giusto quello che mi stanno facendo”. Così Mimmo Lucano commenta la decisione del gip di Locri che gli ha confermato il divieto di dimora. Anche se precisa: “Non serbo rancore verso alcuno. Certo però quello che accade in Italia è paradossale: io vengo tenuto lontano dal mio paese e vivo nella sofferenza per l’accusa di aver favorito l’immigrazione clandestina, mentre è tutto normale per chi governa e lascia morire in mare, come è avvenuto in questi giorni, tante persone tra cui anche un bambino di pochi mesi”.

“Per alleviare l’onta mediatica delle sue gravi responsabilità – aggiunge Lucano, commentando la notizia del primo naufragio del 2019, con 117 vittime nel Mediterraneo – il governo italiano ha detto che la responsabilità è dei trafficanti. Ma io dico che anche loro sono vittime. I crimini dell’umanità non sono i loro, ma quelli di un governo indifferente, di un ministro dell’Interno che pensa a farsi fotografare mentre mangia con la gente che muore in mare… Mai l’Italia è stata così in basso”. E ancora: “Se c’è da individuare delle responsabilità bisogna guardare alle ingiustizie del mondo. È necessario capire perché le persone intraprendono questi viaggi. C’è una deriva di umanità e davanti a questo il dibattito politico ha poco senso. La gravità della situazione non ammette silenzi. Spero solo in una ribellione delle coscienze”.

Il suo obiettivo ora, dice, è mettere in piedi una fondazione per aiutare i migranti: “Mi concentrerò su questo, oltre che a risolvere la questione delle accuse”. “Dobbiamo essere consapevoli che se mai avessi fatto queste cose, e non è vero, l’obiettivo era solo quello di evitare questi viaggi con la gente che finisce in mare. Io ho fatto tutto solo per umanità, perché questa ingiustizia? Devo prendere persino psicofarmaci”. E aggiunge che sta valutando di dimettersi dall’incarico di sindaco: “Aspettiamo qualche giorno e poi vediamo. Il giudice dice che non ci sono nuovi elementi, quindi se dovessi dimettermi potrei tornare a Riace. Se ci sto pensando? Sì, ma c’è anche l’orgoglio. Però abito persino in una casa senza riscaldamento (a Caulonia Marina, ndr), non è facile”.

Sul suo ruolo negli ultimi mesi, spiega di essere diventato un personaggio politico suo malgrado. “Ho tanta gente che mi segue, potrei anche vincere se dovessi decidere di candidarmi alle prossime elezioni europee. La mia idea è di non farlo, anche per rispondere con i fatti a chi mi accusa di avere fatto tutto questo per interessi, ma tanti partiti me lo chiedono, pur consapevoli che io sono legato ai miei ideali, quelli di una sinistra extraparlamentare”. L’ipotesi però è piuttosto concreta: Lucano fa sapere di averne parlato anche con il governatore Mario Oliverio, mentre questa settimana vedrà “il sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, anche per ragionare su questa ipotesi. Benché io non sappia quale potrebbe essere il mio contributo”.

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