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L’ospedale per i bambini che mette al bando i raggi x: la raccolta fondi del “nuovo” Buzzi di Milano

Feb 13, 2020

Un ospedale ‘x-ray free’. Senza radiazioni, cioè, ma nel quale le diagnosi saranno fatte utilizzando strumenti all’avanguardia – come ecografi e risonanze magnetiche – che consentiranno di identificare la patologia di cui soffrono i piccoli pazienti, senza che però siano sottoposti a radiazioni potenzialmente nocive. E’ il progetto del Nuovo ospedale Buzzi di Milano: l’ospedale pediatrico già da alcuni mesi ha avviato un profondo restyling, con la realizzazione di un nuovo edificio (dal costo di 40 milioni di euro) i cui lavori sono iniziati la scorsa primavera e dovrebbero essere completati nel 2022.

E’ in questo contesto che si inserisce il progetto ‘x-ray free’ che si chiama ‘Bimbi senza raggi’ e che è promosso dalla Fondazione Buzzi, creata dai medici e dagli infermieri dell’ospedale con lo scopo di raccogliere fondi aggiuntivi (circa 10 milioni di euro) attraverso le donazioni di privati e il fund raising. Lo scopo è utilizzare questi finanziamenti per acquistare macchinari all’avanguardia, a partire da quelli che, appunto, consentiranno ai medici di fare diagnosi sui bambini senza sottoporli ai raggi x.

Già nei prossimi mesi, allora, arriverà nell’ospedale una risonanza magnetica pediatrica da 3 Tesla, che consentirà esami più accurati e veloci: a donarla, Enel Cuore, onlus del Gruppo Enel. La Fondazione Buzzi è stata creata per sostenere sia la ricerca sia l’attività clinica del Nuovo Buzzi, che ha lo scopo di diventare un hub pediatrico internazionale, con un aumento delle sale operatorie (due nuove sale saranno realizzate grazie al sostegno dello studio Bonelli Erede e di Ubi Banca) e dei posti letto in Rianimazione (due in più saranno realizzati grazie ad Acone associati). “Il 70% dei bambini ricoverati in ospedale sono seguiti in reparti per adulti. In Lombardia solo il 20% dei piccoli viene operato in hub pediatrici, così come il 50% di quelli gravi sono seguiti in strutture di rianimazione per adulti”, spiega il numero uno della Fondazione Stefano Simontacchi. “Gli studi però hanno dimostrato che i bambini che vengono assistiti nei reparti di terapia intensiva pediatrica hanno il 33% di possibilità di sopravvivenza in più”. Nel comitato d’onore della Fondazione presieduta da Simontacchi, siedono Piatrizia Grieco, presidente dell’associazione Enel Cuore, il numero uno della Fondazione Feltrinelli Salvatore Veca, il presidente di Rcs Urbano Cairo, l’imprenditrice Manuela Vicari Acone, la scrittrice e giornalista Lina Sotis e Kelly Russell Catella, di Coima sgr.

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