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Lo sfogo della madre di Jefferson: “Mio figlio ucciso da quell’agente e il suo collega vuole pure soldi”

Set 28, 2019

GENOVA – Non solo l’agente che ha sparato sei colpi di pistola contro suo figlio è stato assolto. Per Lourdes Garcia Tomalà, madre di Jefferson, il 20enne ucciso il 10 giugno 2018 durante un trattamento sanitario obbligatorio neppure mai iniziato, ecco altro dolore. Un secondo poliziotto, che in quella casa di Genova era stato colpito dalle coltellate inferte dal giovane, ha chiesto un risarcimento. Con un braccio ormai malconcio, con un’invalidità certificata da un medico legale, non potrà più tornare a fare il suo lavoro nelle “Volanti”: “Uccidono mio figlio e mi vengono ancora a chiedere i soldi. Sono vergognosi”.

Signora Garcia, per il giudice il poliziotto che ha sparato a suo figlio lo ha fatto per salvare un collega in quel momento in pericolo di morte.

“E invece io dico che Jefferson era in uno stato di confusione mentale ed è stato provocato proprio da loro. Non stava bene e in quello stato è stato aggredito”.

E il coltello in mano con cui ha ferito un agente?

“Stava male, la sera prima aveva litigato con la compagna che non gli voleva far vedere il bambino appena nato. Voleva attirare l’attenzione su di sé, diceva che si sarebbe ucciso. Infatti io avevo chiamato un’ambulanza. Invece sono arrivati nove poliziotti”.

Come potevano agire?

“Finché nella stanza c’era anche suo fratello, Jefferson non era aggressivo. Poi è rimasto da solo con i poliziotti, che hanno fatto uscire tutti. Volevano togliergli il coltello, ma invece di aspettare hanno spruzzato lo spray in una stanza piccolissima. Come si fa a comportarsi in questo modo avendo davanti una persona così alterata? Jefferson non avrebbe mai fatto male a nessuno, non era un violento, chiedetelo a tutto il quartiere. Ora c’è un criminale in libertà”.

Il pubblico ministero ha chiesto prima l’archiviazione, poi l’assoluzione.

“Proprio lui che dovrebbe essere l’accusa. E ha fatto fare una consulenza tecnica a un militare della Marina che ha detto che mio figlio andava ucciso all’istante. Uno che ha fatto la guerra e ha citato i film americani… ma cosa c’entra con un ragazzo di 20 anni che non ha mai fatto male a nessuno? Anche i suoi insegnati a scuola hanno detto che erano indignati”.

Ora che cosa pensate di fare?

“Ho perso una battaglia ma non la guerra, del resto un altro gip aveva rifiutato l’archiviazione e aveva detto che l’agente aveva sbagliato. Io non credo che la polizia italiana sia tutta così, vivo qui da 15 anni, rispetto tutti, in tanti ci sono vicini. Ma quello per me è un criminale e non è possibile che sia ancora in circolazione”.

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