Secondo Anna Maria Melloni, direttrice del Centro Studi 50&Più, queste risposte si spiegano anche con il fatto che «la pandemia, con i suoi effetti e i suoi risvolti, ci ha portato a riconsiderare il valore delle relazioni e degli assetti con cui fino ad oggi abbiamo organizzato le nostre vite. Con l’isolamento, le interazioni sociali ridotte, lo smart working e la didattica a distanza, ci siamo trovati ad affrontare un rallentamento dei ritmi che ci ha permesso di riscoprire, nella maggior parte dei casi, la famiglia, il benessere dei nostri cari e una dimensione affettiva più intima».
Scarsa fiducia nella politica e nell’economia
Un aspetto preoccupante dell’indagine riguarda il pessimismo e la sfiducia che emergono dalle risposte relative alla politica e alle prospettive economiche del Paese. In entrambi i casi, infatti, la visione negativa degli intervista supera la quota del 70%. Il 70,6% degli intervistati pensa che nei prossimi tre anni la voce degli italiani non sarà ascoltata dai politici e il 70,2% crede che l’Italia, nei prossimi tre anni, diventerà un paese fortemente impoverito e con scarse prospettive di crescita per il futuro.
Per quanto riguarda la situazione personale nell’anno del covid, il 36,5% dei lavoratori ha dichiarato di non aver subito alcuna riduzione della propria attività lavorativa, mentre il 2,8% ha perso il lavoro e il 30,7% si è visto ridurre l’orario lavorativo e il reddito percepito. Una situazione più felice, invece, per i pensionati che solo nel 3,7% dei casi hanno subito una riduzione della pensione.
Silver economy come salvagente
Come in altri periodi di crisi la silver economy si rivela centrale. Il 50,8% dei pensionati intervistati, infatti, ha supportato economicamente la propria famiglia in questi mesi con un 15,3%, in particolare, che ha dichiarato di aver ceduto abbastanza spesso una parte della pensione per sostenere i familiari in difficoltà. «La silver economy ha un effetto importante sull’economia italiana e in periodi di profonda crisi, come quello che stiamo vivendo, costituisce anche un importante supporto per molte famiglie. Sono i nonni e gli over 60, infatti, che sempre più spesso compensano le difficoltà economiche dei singoli nuclei, aiutando figli e nipoti» dichiara Gabriele Sampaolo, segretario generale dell’associazione 50&Più.
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