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Danilo: “Sarri ha un gioco simile a Guardiola, ma ci dà più libertà”

Nov 14, 2019

RIYADH (Arabia Saudita) – Dal ritiro della nazionale brasiliana, che si appresta ad affrontare Argentina e Corea del Sud in amichevole, Danilo fa un primo bilancio della sua avventura nella Juventus, mettendola a confronto con quella nel Manchester City: “In Inghilterra il clima e anche le persone sono più fredde – dice l’esterno bianconero a Globoesposrte – a Torino c’è invece più calore, i tifosi sono più vicini, ti chiedono foto e autografi per strada, è diverso. In Inghilterra avevo più tranquillità, ma è bello qui, ti senti più motivato, più coccolato. Mi sto adattando piano piano”. Tatticamente non vede grandi differenze tra Sarri e Guardiola, che l’ha allenato nel City: “Sarri ha un’idea moderna di calcio, gli piace difendere alto, tenere la palla, non è quel tipo di tecnico che dà tanta importanza alla fase difensiva come si pensa quando si parla di cultura italiana”.

Gli allenatori di Danilo

L’esterno brasiliano poi analizza i grandi tecnici che lo hanno guidato durante la sua carriera: “Ogni allenatore è stato importante. Zidane lo è stato al Real in termini di personalità, in quello che chiedeva ai giocatori, di giocare con la testa libera in modo anche da responsabilizzarci. Spinge i calciatori a decidere le partite, come faceva lui da calciatore. Guardiola, Tite e Sarri, ognuno con le sue caratteristiche, sono invece più simili fra loro nella cura dei dettagli. Sono molto tattici, studiano molto gli avversari”.

Le differenze tra Sarri e Guardiola

Danilo entra nel dettaglio delle differenze tra Guardiola e Sarri: “Mentre al City era tutto più meccanico, ogni passo, ogni centimetro veniva allenato, Sarri concede più libertà nei movimenti e nelle decisioni mentre Guardiola è un po’ più esigente sulle posizioni, sui movimenti. Lo stile di gioco di Guardiola è vincente, Sarri si ispira allo stesso modello, ma non è facile trasmettere certe idee a una squadra che per tanti anni era abituata a un altro gioco. A Guardiola sono serviti due anni al City, ma alla Juve stiamo andando molto bene nonostante sia passato poco tempo”.

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