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Le Borse tirano il fiato. Nuovo balzo del petrolio, sale l’oro con il dollaro debole

Gen 10, 2018

MILANO – Ore 10.25. Le Borse tirano il fiato dopo una raffica di sedute in rialzo. I listini europei avanzano in ordine sparso: Milano cede lo 0,4%, Londra sale dello 0,1%, Francoforte cede lo 0,23% e Parigi è sulla parità. Un trend che si è visto anche a Tokyo, dove il Nikkei ha interrotto la striscia positiva di rialzi, complice anche il nuovo rafforzamento dello yen, naturale elemento di ostacolo per l’export. L’indice della piazza finanziaria nipponica ha chiuso in calo dello 0,26%. Ieri invece Wall Street aveva aggiornato nuovamente i propri massimi.

Non si arresta intanto la corsa al rialzo del prezzo del petrolio con i contratti sul greggio Wti con scadenza a febbraio che sul mercato after hour di New York guadagnano 57 centesimi a 63,43 dollari al barile. I prezzi sono ai massimi da 3 anni. Sale ancora anche il Brent a 69,26 dollari al barile.

L’euro è stabile sul dollaro, a 1,1936, in linea con il dato degli ultimi giorni. Scende leggermente lo spread, a 148 punti, con il rendimento del decennale italiano che supera il 2,02%.

La giornata macro prevede la produzione industriale in Francia e Gran Bretagna, i prezzi all’import e le scorte di petrolio in usa. In italia l’istat aggiorna i prezzi delle abitazioni e bankitalia pubblica il supplemento al bollettino statistico ‘moneta e banche’. Il Tesoro offre in asta bot annuali per 7,5 miliardi. Dalla Cina il dato sull’inflazione di dicembre risulta in aumento all’1,8% su base annua, a fronte di un 1,9% previsto dagli economisti e l’1,7% registrato a novembre. Su base mensile, l’inflazione ha guadagnato lo 0,3 percento, dopo essere rimasta piatta nel mese precedente. Secondo quanto emerge dall’Eurozone economic outlook a cura di Istat, Ifo e Kof l’economia nell’area dell’euro è attesa crescere su ritmi sostenuti. Nel quarto trimestre 2017 e nel primo trimestre 2018 il Pil è previsto mantenere lo stesso ritmo di espansione dei quattro trimestri precedenti (+0,6%). Un lieve rallentamento dovrebbe manifestarsi solo nel secondo trimestre del 2018 (+0,5%).

In calo infine le quotazioni dell’oro: il lingotto con consegna immediata cede lo 0,3% a 1.308 dollari l’oncia.

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