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Le Borse di oggi, 26 novembre. I listini globali si adagiano sui massimi

Nov 26, 2020
MILANO – I listini azionari continuano a spingere sui massimi grazie alla buona performance in Asia, mentre i future sull’Europa sono cauti in assenza di indicazioni dal Wall Street, chiusa per il Thanksgiving. La Borsa di Tokyo ha chiuso in buon rialzo: l’indice Nikkei è cresciuto dello 0,91% a 26.537 punti. Ieri sera, Wall Street aveva segnato un finale contrastato con il Dow in calo dello 0,58% e di nuovo sotto i 30 mila punti e il Nasdaq in rialzo dello 0,48%.

“Pensiamo che la crescita dei mercati possa ancora estendersi, rafforzata dalle notizie positive sui vaccini, dalla maggior stabilità politica negli Usa con una transizione pacifica (da Trump a Biden, ndr) e con stimoli aggiuntivi in arrivo” dalle banche centrali, il commento che Xi Qiao, managing director di UBS Global Wealth Management, ha rilasciato a Bloomberg per inquadrare il momento dei mercati. “Stiamo assistendo a una forte rotazione” degli investimenti” verso i titoli ciclici e pensiamo che questo trend sia destinato a continuare”.

L’agenda macro di oggi è piuttosto scarna di appuntamenti, complice la chiusura per festività di Wall Street per il Giorno del Ringraziamento. Tra i dati, in arrivo la fiducia dei consumatori in Germania e la bilancia commerciale dell’Italia. Attesa anche la pubblicazione dei verbali dell’ultima riunione di politica monetaria della Bce e la riunione della banca centrale della Svezia. Sul fronte emissioni, il Tesoro italiano collocherà Bot semestrali per 6 miliardi. Ieri, intanto, dai verbali della Fed non sono emerse novità sostanziali: la Banca centrale americana emerge come pronta ad aumentare l’acquisto di obbligazioni per sostenere maggiormente e più velocemente l’economia americana colpita dalle conseguenze della pandemia, se fosse necessario, ma non vede immediate necessità di cambi di direzione.

L’euro apre in rialzo sopra 1,19 dollari. Sui mercati torna la propensione al rischio, malgrado l’aumento dei contagi, con l’effetto di depotenziare il dollaro-bene rifugio. La moneta europea passa di mano a 1,1919 dollari e 124,47 yen. Dollaro/yen arretra a 104,34.

Tra le materie prime, continua la rimonta dei prezzi del petrolio dopo il calo a sorpresa delle scorte settimanali Usa. Sui mercati asiatici i future sul Light crude Wti avanzano di 21 cent a 45,95 dollari, dopo un top a 46,09 dollari. I future sul Brent crescono di 25 cent a 48,86 dollari. Il mercato promuove l’avvio della transizione presidenziale negli Usa, è ottimista sull’arrivo di un vaccino anti-Covid e si aspetta che l’Opec+ la prossima settimana estenderà i tagli alla produzione.

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