opportunity index 2020
Sulla percezione delle opportunità di accesso al mercato del lavoro in 22 Paesi, l’Italia si piazza all’ultimo posto. La ricerca condotta su oltre 30mila adulti tra i 18 e 65 anni
di Alessia Tripodi
12 febbraio 2020
3′ di lettura
Opportunità di accesso al mercato del lavoro? Gli italiani sono pessimisti, tra i più pessimisti al mondo. Lo rivela l’Opportunity Index 2020 di Linkedin, indice che definisce come le persone percepiscono le opportunità e, soprattutto, le barriere che impediscono loro di raggiungere i propri obiettivi sul lavoro e nella vita. Per la ricerca, appena pubblicata dal social network professionale, sono stati intervistati oltre 30mila adulti tra i 18 e i 65 anni di 22 paesi nel mondo, Italia compresa.
Nella valutazione della percezione della “disponibilità di opportunità sul mercato”, il nostro Paese ha ottenuto il punteggio più basso a livello mondiale, piazzandosi al 22° posto. Mentre rispetto alla “fiducia nel successo”, l’Italia si è classificata al 21° posto a livello globale, ovvero in penultima posizione.
Secondo la ricerca, in media le persone in tutto il mondo vogliono trovare opportunità che permettano loro di perseguire le proprie passioni, trovare un equilibrio tra vita professionale e privata e poter contare sulla sicurezza del lavoro. Tuttavia, sottolinea Linkedin, le persone generalmente ritengono che la mancanza di risorse finanziarie, l’invecchiamento e le difficili condizioni del mercato del lavoro ostacolino la realizzazione di tali opportunità. Ostacoli che per gli italiani, dati alla mano, appaiono più evidenti.
Cosa serve per realizzarsi nella vita
In ogni caso, anche se non condividono il livello di ottimismo del resto del mondo rispetto alla disponibilità di opportunità sul mercato, gli italiani -dice la ricerca di Linkedin – sono convinti che impegnarsi nel lavoro (per l’81%) e acquisire un livello di istruzione superiore (80%) siano gli aspetti più importanti per superare queste barriere e realizzarsi nella vita. Seguono la disponibilità ad accettare il cambiamento (75%) e la partià di accesso alle opportunità (75%). Da notare, poi, che in Italia gli uomini appaiono più fiduciosi delle donne rispetto alle possibilità di trovare opportunità professionali.
Anche a livello mondiale l’impegno nel lavoro è visto come la principale fonte di realizzazione (81%), seguita dalla disponibilità al cambiamento (80%) e dalla giusta rete di contatti, che per il 76% è fondamentale per avere successo. Seguono la parità di accesso alle opportunità (75%) e il livello di istruzione (74%).