MILANO – Ore 9.40. Le Borse europee ripartono positive sostenute da un lato dall’ottimismo sui negoziati sul fronte commerciale tra Stati Uniti e Cina e dall’altro e dall‘intesa che Democratici e Repubblicani hanno raggiunto nella notte a Washington per evitare un altro shutdown. Milano sale dello 0,8% , Londra cresce dello 0,36%, Francoforte dell’1’16% e Parigi dello 0,71%.
Indicazioni, quelle Usa, che hanno fatto bene anche a Tokyo, cha ha concluso gli scambi in rialzo del 2,61%.
A Piazza Affari fa bene tutto il comparto bancario. Ieri Ubi Banco Bpm e Unicredit hanno reso noti i requisiti patrimoniali indicati dalla Bce per il 2019 al termine dello Srep (Processo di Revisione e Valutazione Prudenziale – Supervisory Review and Evaluation Process) e in tutti i casi gli istituti a fine 2018 presentano CET1 ampiamente sopra i requisiti indicati.
L’euro apre in rialzo ma resta sotto quota 1,13 dollari dopo aver toccato ieri i minimi da metà dicembre e passa di mano a 1,1282 dollari e 124,71 yen. In lieve calo lo spread: il differenziale si posiziona a a 274 punti, in calo rispetto ai 277 della chiusura di ieri con il rendimento al 2,878%. Nuovo test per i nostri titoli di Stato oggi, quando il Tesoro metterà in asta 6,5 miliardi di Bot a un anno.
L’intesa anti-shutdown fa bene anche al petrolio, le cui quotazioni sono in rialzo. I contratti sul greggio Wti con scadenza a marzo guadagnano 32 centesimi a 52,73 dollari al barile; il Brent recupera 46 centesimi a 61,96 dollari al barile. In lieve rialzo anche l’oro, a 1311 dollari l’oncia.