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“la tivù”, il nuovo bollino per non sbagliare TV

Mag 16, 2018

Si chiama “la tivù” ed è il nuovo bollino multipiattaforma che verrà apposto alle televisioni compatibili con i nuovi standard del digitale terrestre, digitale satellitare e Internet. Nello specifico si parla di supporto al DVB T2, DVB S2, Hbb TV on demand e HEVC.

“Il TV con questo bollino è un prodotto a prova di futuro, il consumatore è tutelato nella sua libertà di fruire la TV attraverso tutte le piattaforme: digitale terrestre, digitale satellitare e Internet con i nuovi standard tecnici di ultima generazione”, si legge sul sito ufficiale di tivù srl, la società partecipata da Rai, Mediaset, Telecom Italia, Associazione TV Locali e Aeranti Corallo che promuove la diffusione dell’offerta televisiva digitale terrestre gratuita e quella satellitare.

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Il Digital Video Broadcasting – Terrestrial 2 (DVB T2) è il nuovo standard di trasmissione televisiva terrestre digitale di seconda generazione che raggiunge i 45.5 Mbit/sec contro i 24 Mbit/sec del DVB-T. Lo switch-off delle trasmissioni sarà progressivo e avverrà in Italia tra il primo gennaio 2020 e il 30 giugno 2022. Dopodiché i canali che saranno passati al nuovo standard non saranno più retro-compatibili e chi è privo di TV con DVB-T2 dovrà acquistare un decoder esterno. Da rilevare che in Italia tutti i televisori venduti dal primo gennaio 2017 vantano il supporto a questa tecnologia.

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Sul fronte dell’efficienza bisogna considerare che oggi un solo MUX (multiplex) può ospitare 5/6 canali in qualità standard o al massimo 2 canali HD 720. Secondo OFCOM il DVB-T2 con codec H.264 consentirà la trasmissione di 4 canali HD 720p (o 1080i). La contemporanea transizione al codec H.265 (HEVC) porterebbe il numero dei canali HD 720p a 11 oppure in alternativa cinque canali 1080p.

Il Digital Video Broadcasting – Satellite 2 (DVB S2) riguarda invece la trasmissione satellitare e si contraddistingue per l’ottimizzazione dell’uso della banda passante, nonché l’impiego di un codice di correzione degli errori di trasmissione più efficiente. Inoltre, il bitrate sarà più alto e grazie al codec di compressione (MPEG 4) sarà possibile ottenere per una trasmissione HD lo stesso impiego di banda di una a risoluzione standard in MPEG2.

Leggi anche: DVB-T2 con HEVC in Italia dal 2022, ma attenzione ai decoder

Hybrid broadcast broadband TV, erede dell’MHP italiano, è invece il nuovo standard per i servizi TV interattivi. “Con lo standard HbbTV, un’ampia scelta di applicazioni interattive per contenuti di varia natura: video on demand (puntate intere di un programma già andato in onda, contenuti extra, clip di vario genere), EPG, servizi, giochi, etc.”, puntualizza la nota ufficiale. “tivùon è il primo servizio on demand italiano sviluppato in HbbTV”.

Infine l’High Efficiency Video Coding (HEVC) è il formato di compressione video che permette di avere maggiore qualità audio e video e supporta l’ULTRA HD/4K.

Il bollino “la tivù” è senza dubbio utile ma non certifica il supporto di High Frame Rate e HDR, due standard sempre più di riferimento nel settore.


Tom’s Consiglia

La Smart TV LG 43LK6100PLB è una delle televisioni certificate “la tivù”.

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