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Italia sotto la lente: lo spread ritraccia. Rallenta l’inflazione Usa, sospiro di sollievo sui mercati

Mag 11, 2018

MILANO – Ore 9:30. Gli investitori guardano all’evoluzione politica italiana mentre prosegue la pubblicazione delle trimestrali delle società quotate, che contribuiscono a orientare l’umore dei mercati. Lo spread tra Btp e Bund tedesco staziona in area 135 punti base con il rendimento dei decennali italiani all’1,91%. Qualche tensione c’è stata nelle ultime sedute, quando si è concretizzata l’ipotesi di un asse M5s-Lega per il governo che rappresenta il peggior esito possibile per le banche d’affari che amano la continuità e non i partiti di rottura, ma secondo gli addetti ai lavori non è ancora nulla di preoccupante.

Dopo l’asta di Bot in tenuta della vigilia, nuova prova per il Tesoro oggi: al mercato offre Btp a 3, 7 e 15 anni fino a massimi 6,75 miliardi.

Piazza Affari tratta in recupero dello 0,5%, sostenuta dalle trimestrali. Tra gli altri, si registrano i conti di Mps che torna all’utile, Unipol spinta dalle plusvalenze, Mediobanca in crescita e Ubi sopra le attese. Incerte le altre Borse europee: Londra e Francoforte sono invariate, Parigi lima lo 0,2%.

A livello internazionale, gli scambi giovano del fatto che i prezzi negli Stati Uniti hanno corso meno delle attese, allentando la pressione sulla Fed per un rialzo accelerato del costo del denaro. Secondo un sondaggio del Wsj, le prossime strette ci saranno a giugno e a settembre.

Non a caso, ieri Wall Street ha chiuso in buon rialzo dopo che l’inflazione Usa è risultata inferiore alle previsioni: arrivato a guadagnare fino a 252 punti, il Dow ne ha aggiunti 196,99 punti circa, lo 0,80%, a quota 24.739,53. L’S&P 500 è salito di 25,28 punti, lo 0,894%, a quota 2.723,07. Il Nasdaq ha segnato un +65,07 punti, lo 0,89%, a quota 7.404,98. L’effetto positivo si è sentito anche stamattina sulla Borsa di Tokyo, dove l’indice Nikkei ha guadagnato l’1,16% (+261,30 punti) a 22.758,48 e l’indice Topix è salito dello 0,98% (+17,34 punti) a 1.794,96. Nel complesso questa settimana il Nikkei ha guadagnato l’1,27% e il Topix l’1,32%: nota Bloomberg che per l’indice Msci Asia Pacific si tratta della miglior settimana da febbraio. “Il mercato sta tirando un sospiro di sollievo perché non ci sono state sorprese al rialzo dall’inflazione”, dice Peter Boockvar del Bleakley Financial Group citato dall’agenzia Usa. Oggi qualche indicazione ulteriore ai mercati potrà arrivare dalla fiducia Usa testata dall’Università del Michigan.

Le quotazioni dell’oro guadagnano ancora terreno sui mercati asiatici spinti dalle tensioni internazionali: il lingotto con consegna immediata avanzano dello 0,2% a 1.319 dollari l’oncia. In calo invece il petrolio dopo le fiammate dei giorni scorsi sull’onda delle tensioni politiche tra Usa e Iran. I contratti sul greggio Wti con scadenza a giugno cedono 12 centesimi a 71,23 dollari al barile; il brent ne perde 17 a 77,30.

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