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In arrivo le Geminidi e l’asteroide Phaeton: “Lo show più bello dell’anno” – La Repubblica

Dic 8, 2017

COPRITEVI bene e uscite, anche se fa freddo, ne varrà la pena perché potrete vedere le stelle cadenti più spettacolari dell’anno. Le Geminidi hanno già fatto il loro debutto annuale sullo schermo della volta celeste all’inizio di dicembre ma il clou, le notti in cui la pioggia di meteore toccherà il suo picco, cadrà nella notte tra il 13 e il 14. Secondo gli astronomi lo show sarà il più intenso del 2017, superiore anche alle Perseidi di agosto, che sono state disturbate dalla presenza ingombrante della Luna. Eccezionalmente quest’anno assieme alle Geminidi troveremo anche il loro “genitore”, l’asteroide Phaethon infatti è il responsabile della loro origine e ci farà visita, sfrecciando (a distanza di sicurezza) vicino alla Terra.

Le Geminidi sono uno degli sciami meteorici più prolifici, si manifestano dai primi di dicembre quando la Terra, nella sua rivoluzione attorno al Sole, attraversa la nuvola di detriti lasciata non da una cometa, come accade per la maggior parte dei fenomeni di questo tipo, ma da un asteroide: Phaethon. I frammenti e i grani di polveri ‘seminati’ da questo oggetto, entrando in atmosfera, si incendiano con fiammate brillanti e colorate. Ma tra qualche decennio potrebbero esaurirsi.

Secondo l’Unione degli astrofili italiani lo sciame “si sta evolvendo in maniera molto rapida e in meno di un centinaio d’anni probabilmente sparirà del tutto. A partire dalla metà del 1800, quando furono segnalate per la prima volta, il loro numero è aumentato in modo sistematico”. Si è passati da meno di 20 meteore all’ora nei giorni di picco a metà ‘800 a circa 50 negli anni ’30, fino a oltre 100-120 ai giorni nostri.

Il radiante nei Gemelli. Le Geminidi si possono vedere in tutta la volta celeste ma devono il loro nome al punto in cui si trova il “radiante”, la zona di cielo dal quale sembrano originarsi. Si trova molto vicino a Castore, la seconda stella più luminosa della costellazione dei Gemelli. Ed è proprio in quella direzione che dovremo guardare, verso est dopo le 21, per vederne il più possibile, magari nella seconda parte della notte quando i Gemelli saranno più alti nel cielo. E questa volta la Luna non sarà di disturbo, quasi nuova (quindi un sottile spicchio poco luminoso), apparirà solo alla fine, nelle ore del mattino che precedono l’alba.

“Solo la temperatura ormai invernale di dicembre penalizza la popolarità di questa pioggia di stelle cadenti – afferma Gianluca Masi, astrofisico del Virtualtelescope – che altrimenti si contenderebbe il titolo di sciame più bello dell’anno con le Perseidi, le popolari ‘Lacrime di San Lorenzo’ di agosto”.

Come vedere l’asteroide. L’appuntamento con le Geminidi però quest’anno sarà doppio, perché assieme a loro arriverà anche il ‘colpevole’ di tanta bellezza. L’asteroide 3200 Phaethon, infatti, transiterà alla minima distanza dalla Terra il 16 dicembre, si tratta del passaggio più ravvicinato da quando è stato scoperto, nel 1983. Passerà a circa 10,3 milioni di chilometri sopra le nostre teste, abbastanza per escludere qualsiasi rischio di impatto, anche se Phaethon è classificato nella lista degli oggetti “potenzialmente pericolosi” perché più grande di 150 metri e la sua orbita si avvicinerà, in futuro, a meno di sette milioni e mezzo di chilometri dal nostro pianeta.

Phaethon infatti è piuttosto grosso, il suo diametro misura 5,1 chilometri, questo lo rende il quinto oggetto per grandezza tra gli asteroidi che potrebbero costituire una minaccia per la Terra. “Phaethon si muove su un’orbita che lo porta molto all’interno del Sistema Solare – continua Masi – la distanza minima dal Sole raggiunta da questo asteroide è di soli 21 milioni di km, meno della metà della distanza minima raggiunta da Mercurio, il pianeta più interno del nostro Sistema Planetario. Da qui il nome, legato al mito di Fetonte, figlio di Helios, dio del Sole”. Masi trasmetterà le immagini del transito in streaming sul sito del Virtualtelescope la mattina del 15 dicembre alle 9 ora italiana grazie alla partnership con i Tenagra Observatories dell’Arizona che invieranno le immagini dal deserto Usa. E dalle 21 del 16 dicembre con l’obiettivo del telescopio dell’osservatorio di Ceccano.

L’asteroide non sarà visibile a occhio nudo ma basterà armarsi di un binocolo di medie dimensioni per scorgerlo tra le stelle puntando l’obiettivo tra le costellazioni di Pegaso e Perseo: “La notte tra il 14 e il 15 dicembre – conclude Masi – si sposterà di mezzo grado all’ora, pari al diametro angolare della Luna piena”.

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