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Sampdoria, Ranieri: “Bene Ramirez, la vittoria era la cosa più importante”

Nov 24, 2019

GENOVA – Per la Sampdoria di Claudio Ranieri la vittoria sull’Udinese è il quarto risultato utile consecutivo: “Abbiamo fatto delle buone cose perchè riuscivamo a tenere bene la palla. Però quando l’Udinese attaccava dovevamo essere un po’ più sereni e più attenti. Nella posizione in cui siamo, il risultato è la cosa più importante. Nel momento migliore loro hanno segnato ma non ci siamo disuniti. E’ stato importante il gol del pareggio e poi nella ripresa li abbiamo schiacciati nella loro metà campo”. Di Ramirez il gol decisivo: “Sono contento di come ha giocato Gaston nel primo tempo. Sono partito con il 4-4-2 poi nella ripresa ho schierato il rombo, il 4-3-1-2. Ha fatto una grandissima partita come credo tutti quanti perchè non hanno mai perso la bussola, la confidenza di superare l’Udinese.Ho fatto tre cambi, tutti e tre forzati. Thorsby terzino mi è sembrata la più logica perchè volevo sia spingere che coprire. Thorsby mi sembra un soldato che sa fare tutto bene. Importantissimo il rientro di Linetty, mi aspetto tanto da lui”.

“Il 4-3-1-2 è piaciuto anche a me perchè nel primo tempo arrivavamo sempre in ritardo sulla pressione. Io ho sempre detto che la Samp sa fare sia il 4-3-1-2, perchè ce l’ha nel sangue, e il 4-4-2”. Quagliarella sta attendendo il gol che non arriva:

“Se vive con la difficoltà lo maschera molto bene. Io vi dico che in allenamento prende la porta. Se avete fatto caso, difendeva sui palloni lunghi. E’ vicino. Mi auguro che non si sia infortunato perchè il momento è molto caldo. Var? Io direi che gli arbitri dovrebbero venire ad inizio campionato e ad inizio girone di andata a spiegare perchè non tutti conoscono il regolamento. E dovrebbero spiegarlo anche a voi”. Gabbiadini è finalmente tornato al gol: “Mi fanno piacere quando fanno gol ma io guardo sempre come creare problemi con l’avversari. Hanno tutti entusiasmo quando si allenano. E’ un peccato non farli giocare e quando entrano lo fanno con tutte le motivazioni. Sono un allenatore contento perchè quando la tua truppa si sacrifica, il mio compito è facilitato”.

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