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Il polo Sace-Simest accelera sulla digitalizzazione

Set 17, 2019

il nuovo portale

Il portale unico di Sace-Simest, il polo dell’export e dell’internazionalizzazione di Cassa depositi e prestiti, sal suo avvio, a giugno scorso, ha già fatto registrare quasi 500mila pagine visitate per circa 100mila utenti

di Celestina Dominelli

17 settembre 2019


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2′ di lettura

È una tessera importante che si è andata affiancando ai canali tradizionali e che, dal suo avvio, a giugno scorso, ha già fatto registrare quasi 500mila pagine visitate per circa 100mila utenti. È questo un primo bilancio del portale unico di Sace-Simest, il polo dell’export e dell’internazionalizzazione di Cassa depositi e prestiti, tracciato dall’amministratore delegato Alessandro Decio che ha voluto fortemente questo cambio di passo per intercettare ancora meglio le piccole e medie aziende, facendo leva su semplificazione e digitalizzazione di processi e prodotti.

«Il nuovo portale è la punta di diamante di un’agenda digitale in cui abbiamo investito con coerenza negli ultimi tre anni», ha spiegato il top manager per poi porre l’accento su «fruibilità, ampiezza delle soluzioni offerte e livello di approfondimento» che fanno di sacesimest.it «un vero e proprio ecosistema digitale, unico nel panorama italiano e delle agenzie di export credit. Ed è un asset essenziale non solo per vendere i nostri servizi – ha chiarito ancora Decio -, ma soprattutto per creare le condizioni che permetteranno alle imprese italiane di approcciare di più e meglio i mercati esteri».

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Una sorta di facilitatore, insomma, che punta a coinvolgere 87mila piccole e medie imprese manifatturiere italiane nel mondo di Sace-Simest e che assolve a un duplice obiettivo. Da un lato, infatti, il portale favorisce l’incontro tra le aziende e le soluzioni assicurativo-finanziarie più adatte alle loro esigenze sfruttando la completa digitalizzazione di cinque prodotti chiave per gli esportatori più piccoli (dall’assicurazione del credito ai finanziamenti agevolati, dalla valutazione controparti al factoring, fino al recupero crediti). Dall’altro, però, la piattaforma web mette a disposizione delle imprese in modo del tutto gratuito una serie di strumenti e contenuti utili per muoversi agevolmente nei mercati esteri.

Lo fa attraverso il combinato disposto tra i percorsi formativi personalizzati del programma “Education to export” – vera e propria bussola per l’imprenditore articolata su quattro binari in funzione della propensione e capacità esportiva dell’azienda – e i report e le analisi dell’Ufficio Studi del polo targato Cdp, come la Risk&Export Map imperniata su circa 200 schede Paese aggiornate su rischi e opportunità connessi all’export.

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