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Chiellini: “Da piccolo tifavo Milan. Ronaldo? Per fortuna ora è alla Juve”

Giu 14, 2020

ROMAGiorgio Chiellini è intervenuto in diretta su Instagram con Martina Colombari, l’attrice e moglie dell’ex calciatore Alessandro Costacurta. Il giocatore della Juventus ha parlato di tantissimi argomenti, rivelando anche curiosi aneddoti. Sull’infortunio rimediato a inizio stagione, ha spiegato: “Penso che se fosse capitato dieci anni fa non avrei avuto la serenità per accettarlo. A 35, con tutta l’esperienza che ho avuto, capisci che ci può stare, che è un passaggio e trasformi l’energia per tornare“. Poi, ha aggiunto: “Sono migliorato crescendo, mi arrabbiavo di più sprecando energie. Sono uno che si lascia scivolare tante cose addosso. Sono molto autocritico, ci sono momenti della vita in cui lo sono parecchio. Mi è servito per migliorare, non solo in campo“.

Chiellini su Ronaldo, Ibra e allenatori

Su Cristiano Ronaldo: “Purtroppo ci ha segnato tanto, tanto, tanto. Meno male che ora è un mio compagno di squadra. È di un altro livello, si vede e penso sia giusto ammetterlo, ha dato tanto alla Juve. Quando hai un campione del genere è un peccato non sfruttarlo al massimo“. Poi, su Ibrahimovic: “È stato l’avversario che mi ha tirato fuori il meglio. Anche da compagno lo affrontavo in campo, lui aveva 24 anni e una fisicità impressionante. Stargli dietro, senza paura, mi ha fatto guadagnare la sua stima“. Il pensiero di Chiellini su alcuni allenatori: “Ho visto il documentario sul City che c’è su Amazon. Vedi il carisma di Guardiola che è speciale. Non ho avuto la fortuna di conoscerlo, ma solo vedendolo da fuori. Conte? Il difensore, fino a che non è arrivato lui, era solo un difensore. Pensava alle cose semplici, non a creare un’azione offensiva. Lui invece ha insistito fin da subito sul fatto che potessimo creare anche noi. Antonio è stato un top, che mi ha dato tanto e chiesto tanto. Lui e Allegri, sono persone che ho raggiunto in una maturità calcistica per capirli. Tantissimi importanti ce ne sono stati, ma loro due sono stati speciali. Lippi? Aveva la capacità di leggere le situazioni, meno tattica, ma un rapporto schietto e diretto con tutti. È stato importante, anche se io ero molto giovane all’inizio“.

Chiellini rivela: “Da piccolo tifavo Milan”

L’affetto che c’è da una proprietà familiare si sente ed è un valore aggiunto notevole. Il mondo sta cambiando e l’Italia si sta adeguando, ma per noi nostalgici si sentiva un amore diverso per la squadra. Io ero tifoso del Milan, mi sono innamorato a inizio anni ’90 e lo sono stato fino a quando non sono arrivato in Serie A. Mentre mio fratello era juventino e ci prendevamo in giro, come mio padre con mia madre che era milanista. Quando ho firmato per la Juve nel 2004 non ti dico come l’hanno presa…” ha rivelato Chiellini.

Chiellini su Buffon, futuro ed Europeo

Su Buffon: “È un fratello maggiore, in 15 anni è la persona che ho visto di più sulla terra. È una persona che riesce sempre nei momenti decisivi a tirare fuori le parole giuste per cambiare le sorti di una stagione. Ci sono aspetti di lui che si vedono poco, è una persona splendida che mi ha insegnato tanto. Siamo diversi, ma come lui riusciva a tirare fuori parole nei momenti decisivi, mi ha ammaliato. Gol? Preferisco un salvataggio, da difensore, mi da sempre qualcosa in più, un’emozione da rincorrere ogni volta“. Su futuro ed Europeo: “Il prossimo anno cercherò di capire come sto. Un altro anno gioco, poi vediamo come reggono le gambe. Ci sta che possa smettere il prossimo anno o farne uno in più. Mi piacerebbe continuare nel calcio perché è la mia vita, mi piacerebbe più un ruolo dirigenziale che di campo, ma nella vita non si sa mai. Europeo? Spero di arrivarci in ottime condizioni per vivermi quest’ultima manifestazione alla grande“. Poi, ha aggiunto: “Mi sto riprendendo da qualche acciacchetto post-lockdown, non riuscire a lavorare nelle strutture adeguate è difficile. Senza un fisioterapista che ti aiuta a guidare… Ho ancora qualche giorno da parte, speriamo di entrare in gruppo presto. Sarà un’estate strana, ma per noi il già poter giocare e muoversi è bello. È più brutto giocare senza tifosi che non fare le vacanze. Piuttosto che niente meglio piuttosto, speriamo in un mesetto di riavere anche solo cinque-dieci mila persone allo stadio. Senti tutto così, rimbomba troppo. Per l’arbitro è difficile, perché sente i commenti anche di quelli in panchina. Sente tutte le cose, è il più svantaggiato. Senti ogni richiamo dell’allenatore, del compagno, del portiere. Ogni tanto è meglio sentire i tifosi”.

Chiellini su laurea e matrimonio

Chiellini si è soffermato anche sulla laurea: “Tesi di laurea? Sulla Juve era facile parlare. A Torino avevo tanto tempo libero e ho detto perché giocare alla Playstation? La triennale l’ho fatta in fretta, in quattro anni, grazie a Elisa, la professoressa che mi ha aiutato nel piano di studi“. Il difensore bianconero ha parlato anche del suo matrimonio: “Proposta a New York? Mia moglie si imbarazza ancora quando glielo ricordo, ti ho fatto vivere una favola, le dico. Io non avevo preparato nulla, quella volta ho fatto finta di andare in palestra, invece sono andato a prendere un anello da Tiffany e le ho chiesto di sposarmi davanti al laghetto. Poi è venuto giù un acquazzone e lei ha pensato: ‘lo sapevo che non dovevo sposarmi”“.

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