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I grandi eserciti della storia, la recensione del romanzo sulle armate militari più importanti di sempre

Dic 31, 2019

I grandi eserciti della storia è l’ultimo libro della collana I Volti della Storia edito dalla Newton Compton Editori e scritto da Alberto Peruffo, scrittore sia di diversi saggi storici di successo che di importanti articoli giornalistici per alcune riviste di storia. Il libro oggetto di recensione è un excursus storico, tecnico e dettagliato di quelli che sono stati gli eserciti più importanti e significativi della storia. Nel libro vengono approfondite le armate a partire da quelle di Akkad, passando per gli immancabili Romani e Germani e giungendo al termine con gli eserciti inglesi, tedeschi, giapponesi e statunitensi. Insomma, si tratta di un vero e proprio viaggio di più di tremila anni che vede l’approfondimento di ben venticinque eserciti.

I grandi eserciti della storia: un viaggio attraverso la sanguinaria realtà

Trattandosi di un romanzo storico, in I grandi eserciti della storia ogni esercito è realmente esistito e ogni dettaglio inserito riprende fedelmente quanto descritto dai reperti storici ritrovati. Dopotutto lo stesso Peruffo ha cooperato per anni con la Sovrintendenza archeologica di Milano e pertanto, anche grazie alla sua lunga esperienza di scrittura di saggi storici, sa quanto sia importante la fedeltà storica in opere di questo genere. Sebbene le descrizioni dei grandi eserciti siano suddivise in capitoli con degli ovvi salti temporali non indifferenti, il romanzo segue comunque un filo conduttore che collega egregiamente i vari eventi descritti. Si parte, infatti, dal primo impero della storia ovvero quella degli Akkad nato dopo una serie di città-Stato sviluppatesi nell’area meridionale della Mesopotamia a partire dal IV millennio a.C. Proprio il diffondersi di differenti città-Stato portò l’uomo a comprendere meglio l’arte della guerra e in particolar modo le strategie necessarie affinché potessero difendersi dagli attacchi esterni e affermare la propria egemonia sui vicini. Inizialmente le guerre furono talmente frequenti che l’egemonia era solo una mera illusione temporanea, ma poi grazie all’imperatore Sargon si ebbe il primo impero della storia che durò dal 2334 a.C al 2279 a.C. Molti imperi successivi dovettero seguire necessariamente le orme e le strategie di Sargon e pertanto è proprio da qui che ha inizio il nostro viaggio in mezzo agli eserciti più maestosi e sanguinari della storia.


I grandi eserciti della storia copre un arco storico molto ampio e il lavoro di assemblaggio compiuto dall’autore è davvero immenso. In questi oltre tremila anni, nolenti o volenti, gli eserciti hanno svolto un ruolo centrale e fondamentale per lo sviluppo di società e culture. La storia è correlata di guerre e conflitti che in non pochi casi hanno portato a vere e proprie rivoluzioni senza le quali non ci troveremmo nelle più o meno favorevoli situazioni attuali. Gli eserciti in tutto questo hanno avuto un ruolo cruciale, ma non sempre positivo e pertanto l’autore riesce a descrivere con grande obiettività ogni singolo evento narrato. Questi vengono anche descritti con grande competenza tecnica, terminologica e precisione storica, mantenendo tuttavia un linguaggio quasi scolastico e facilmente comprensibile. Lo scrittore analizza attentamente tutte le cause che hanno portato alla nascita di questi eserciti, le conseguenze, gli effetti che tali eserciti hanno avuto sul futuro e soprattutto le strategie e le novità in campo militare che questi hanno adottato. Inoltre ogni capitolo è pregno di minuziosi dettagli che, fortunatamente, non spezzano in alcun modo il ritmo narrativo che serpeggia all’interno dell’analisi storica.

Lo stile narrativo

La narrazione e la suddivisione di essa in comodi capitoli argomentativi è l’elemento cardine del romanzo, ma a lungo andare rischia di cadere nella scolasticità. Quest’ultimo non è prettamente un aspetto negativo, poiché in realtà permette di indirizzare il romanzo a lettori di qualsiasi fascia d’età, tuttavia potrebbe annoiare proprio quella fascia di utenti in età scolare che magari non ricerca un ulteriore libro di storia. Peruffo, comunque, riesce a coinvolgere anche il lettore più esigente mettendo in mostra tutte le sue conoscenze in materia, stando attento a non esagerare rischiando di allontanare il lettore meno esperto. L’autore ha deciso di prendere per mano il lettore avvicinandolo piano piano ai vari eventi narrati, arricchendoli anche di note a piè di pagina fondamentali per la comprensione degli stessi. Ogni capitolo, inoltre, inizia con delle citazioni celebri provenienti da storici come Michel Francet e Cherles Keith Maisels o da personaggi illustri delle diverse epoche come Re Mursili o Erodoto in modo tale da far immergere fin da subito il lettore all’interno dell’evento narrato nel capitolo.


Lo stile narrativo è molto ricco, ma poco vario poiché sfrutta un canovaccio molto simile in ogni capitolo. Ovviamente vi sono delle sostanziali differenze in base al periodo storico poiché più avanti si procede nella storia, più gli eserciti iniziano a specializzarsi e a progredire con la tecnica e le tattiche, ma il filo conduttore è sempre lo stesso: inquadratura del periodo storico, evoluzione e sviluppo degli eserciti del determinato popolo narrato, reclutamento e addestramento, strategie e tattiche, armamenti, punti di forza e debolezza e condottieri principali. In ogni caso, il lettore non ha tempo e possibilità di perdersi grazie al fatto che Peruffo riesce sempre a coinvolgerlo attraverso un sentiero ben definito fin dall’inizio. La narrazione non diviene mai complessa e articolata, ma in quei rari casi in cui la diventa parzialmente lo scrittore arriva subito in aiuto con le note a piè di pagina. I grandi eserciti della storia non lascia spazio alla fantasia e alla fantapolitica, ma resta sempre ancorato sull’oggettività mostrando i pregi e i difetti storici di ogni esercito e di ogni impero. L’autore, infatti, cita sempre i pregi, i difetti, le debolezze e i punti di forza di ogni esercito e analizza accuratamente gli errori che hanno portato gli imperatori, i generali o i governi a perdere numerose forze di terra.

Conclusioni

In conclusione I grandi eserciti della storia è un romanzo storico tanto ampio, quanto ricco e dettagliato che ogni amante della storia dovrebbe possedere. Tutti gli eventi sono raccontati in maniera impeccabile sia dal punto di vista tecnico che storico, ma a sua volta la narrazione è semplice e segue un canovaccio ben definito. Proprio quest’ultimo aspetto potrebbe rendere l’opera un po’ troppo scolastica agli occhi di alcuni lettori, tuttavia l’abilità narrativa dello scrittore garantisce una lettura coinvolgente e intrigante. Ogni evento si incastra perfettamente all’interno dell’enorme linea temporale imposta dallo scrittore che ha inizio intorno al 2500 a.C e termina nel 1950, ovvero 69 anni fa.

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