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Appello per il trotto a Palermo

Feb 13, 2018

martedì 13 febbraio 2018 12:36

Gli addetti ai lavori palermitani, in un videomessaggio realizzato da Luciano Messineo jr nelle scuderie e trasmesso da UnireSat, hanno lanciato il loro appello per una soluzione del caso-Palermo, l’ippodromo rimasto senza corse e ora nuovamente a a rischio anche come centro di allenamento per i tanti trottatori ancora al suo interno. Nino Cusimano: «Siamo rimasti da soli, abbandonati dalle istituzioni. Chiediamo ai nostri colleghi del resto d’Italia di sensibilizzarsi per darci una mano e trovare una soluzione a questo problema». Natale Cintura: «Chiedo al Prefetto cosa dovremmo fare noi adesso. Ognuno ha famiglia, così viene tolto il lavoro a tante persone: cosa dobbiamo fare per mangiare e mantenere gli impegni che abbiamo preso in precedenza?». Adolfo Grasso: «La situazione è molto grave, dobbiamo fare proteste civili prima di adire altre vie. Bloccare tutto il comparto è terribile, anche perché i tempi tecnici per riaffidare la gestione dell’ippodromo con un bando europeo sono di sei mesi: spero che le istituzioni accorcino questi tempi e che comunque nel frattempo l’ippodromo mantenga il suo ruolo di centro di allenamento».

In precedenza sempre su UnireSat aveva parlato Giovanni Cascio, presidente della Ires, la società che fin qui ha avuto la gestione della Favorita: «Tutto è rimandato alla valutazione del merito: non c’erano i tempi per accogliere una sospensiva cautelare, per la mole dei documenti che il TAR deve analizzare e perché il Comune aveva manifestato in precedenza solo l’intenzione di rinnovo del contratto per la gestione dell’ippodromo, senza alcuna ipotesi concreta di accordo. A questo punto ci atterremo rigorosamente ai dispositivi del TAR: ci siamo già attivati per la riconsegna degli immobili alla amministrazione comunale, infatti stiamo trasferendo i nostri uffici fuori dalla Favorita, e contestualmente stiamo verificando la possibilità di fare ricorso al Consiglio di Giustizia Amministrativa per avere una misura cautelare e trattare nel merito la situazione nel più breve tempo possibil e di ripartire con una gestione temporanea dell’ippodromo. Il problema è che i tempi non saranno brevissimi. La situazione è triste, pesante, anche perché l’ordinanza di sgombero del Comune è tornata legittima dopo la decisione del TAR».

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