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Grandi elettrodomestici, in garanzia ma chiamata a pagamento

Ott 17, 2017

Whirlpool (marchi Indesit, Ariston, Ignis e Whirlpool, Bauknecht, Kitchen Aid, Scholtes), Candy Hoover (marchi Candy, Hoover e Zerowatt) e Electrolux (marchi Aeg, Electrolux, Rex, Zanussi e Zoppas) hanno promesso che non faranno più pagare i 30 euro per le richieste di intervento in garanzia legale riguardanti i grandi elettrodomestici.

Il Garante del Mercato a seguito di un lungo procedimento che ha coinvolto i principali marchi del settore del bianco ha trovato conferma del bizzarro meccanismo a cui erano soggetti i consumatori nel caso avessero voluto disporre di prestazioni di assistenza.

elettrodomesticielettrodomestici

In pratica i produttori domandavano “il pagamento di 30 euro per ogni intervento in garanzia legale (primi due anni) dopo i primi 6 mesi dalla consegna del prodotto; la esclusione di parti dei prodotti dalla assistenza in garanzia; l’utilizzo di un numero telefonico a sovrapprezzo per la richiesta dell’intervento”.

Si parla di grandi elettrodomestici, come ad esempio frigoriferi, lavatrici e altri prodotti venduti dalla grande distribuzione o negozi specializzati. Non solo, il gruppo Whirlpool aveva apposto limitazioni “alle modalità di esercizio del diritto di recesso per le vendite di accessori sul proprio ‘shop’ su internet e modalità ingannevoli di pubblicizzazione della vendita di servizi di assistenza aggiuntivi fino a 5 anni”.

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Whirlpool, Candy Hoover e Electrolux si sono impegnate a:

  • non richiedere più il pagamento di alcun diritto di chiamata per gli interventi in garanzia, anche dopo i primi 6 mesi dalla consegna;
  • non escludere alcuna parte dei prodotti dalla garanzia legale di conformità, anche quando trattasi di parti usurabili;
  • non utilizzare numeri a sovrapprezzo per le richieste di intervento da parte dei consumatori.

Insomma, come confermano le norme, i consumatori hanno diritto alla garanzia legale per un periodo di 24 mesi dall’acquisto, senza addebito di costi e senza limitazioni alla copertura di tutte le parti e le componenti del prodotto.

“Ciascuna delle parti si è inoltre impegnata ad adottare specifiche modalità informative circa il riconoscimento di tali diritti e a riconoscere specifiche misure compensative a favore dei consumatori ai quali avevano richiesto il pagamento del diritto di chiamata”, conclude la nota dell’AGCM.

In sintesi, se avete pagato per il vostro legittimo diritto di assistenza avete diritto a un rimborso. Contattate i marchi in questione.


Tom’s Consiglia

Per protesta qualcuno potrebbe decidere di acquistare un prodotto AEG, ops hanno pinzato anche il marchio tedesco.

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