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Google Assistant prenoterà i ristoranti al posto nostro. Chiamandoli per noi – Il Secolo XIX

Mag 10, 2018
La telefonata al parrucchiere: «Vorrei prenotare un taglio per una signora»

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Torino – È il mese delle conferenze per sviluppatori: la settimana scorsa la F8 di Facebook, dove Zuckerberg si è concentrato sulle nuove tecnologie di realtà aumentata e virtuale, chatbot e altre scuse per il caso Cambridge Analytica. Ieri è stato il turno di Microsoft, con la conferenza Build, continuata oggi, dove il Ceo Satya Nadella ha posto l’accento sui servizi di Azure e sull’accessibilità.

Martedì è andata in scena la I/O di Google, che terminerà venerdì 11 maggio, con un keynote durato mezz’ora più del previsto dal serrato programma. Sul palco Sundar Pichai, amministratore delegato del colosso di Mountain View, che ha posto subito l’attenzione sull’intelligenza artificiale, argomento principe dell’intera conferenza, con le sue declinazioni sui diversi campi di ricerca dell’azienda californiana.

L’IA PER LA SALUTE E L’ACCESSIBILITÀ

Una prima demo ha dimostrato come la tecnologia Google sia in grado di rilevare i segni della retinopatia diabetica semplicemente attraverso l’analisi di immagini mediche dell’occhio. Grazie ad algoritmi predittivi, sempre con quelle immagini è possibile conoscere con un alto grado di precisione il rischio di infarto o ictus di un paziente. Con il deep learning e la medicina predittiva basata sull’analisi dei dati, Google può conoscere i tempi di riammissione in ospedale dei pazienti, e la durata dei ricoveri.

Pichai si è poi concentrato sull’accessibilità, mostrando un acceso dibattito televisivo: una conversazione di questo tipo è difficile da seguire, ma i ricercatori Google sono stati in grado di isolare le voci e i labiali, e, dalla loro combinazione, offrire sottotitoli precisi per ogni partecipante alla discussione.

Sempre a riguardo dell’accessibilità, Google introduce il supporto del codice Morse nella tastiera GBoard, che aiuterà chi ha disturbi specifici del linguaggio ad avere migliori capacità di comunicazione.

GMAIL E GOOGLE FOTO

Una delle parti del panel che più hanno scaldato la platea è stata quella riservata alle novità di Gmail e Google Foto. Nella posta elettronica viene introdotta la funzione “Smart Compose”, un’intelligenza artificiale in grado di comprendere ciò che si sta per scrivere, completando quindi la frase in automatico, facendo risparmiare tempo.

Su Google Foto viene introdotta la funzione “Suggested Actions”, con cui l’app riconosce i volti nelle fotografie per ricordare con chi condividerle in immediato, e può suggerire migliorie estetiche da effettuare in post produzione; si potranno anche convertire immagini appena catturate in documenti Pdf. Ma l’incredibile novità è la possibilità di dare colore a una foto in bianco e nero, sembrando poi del tutto naturale.

GOOGLE ASSISTANT

Google aggiunge sei nuove voci all’Assistente Google, tra cui quella del cantante John Legend, che sarà disponibile entro la fine dell’anno ma solo per «alcuni contesti», spiega Pichai. Le novità dell’Assistente (qui la prova del Secolo XIX) sono presentate da Scott Huffman, vicepresidente della divisione apposita, che spiega come «finalmente non dovremo più dire “Hey Google” per ogni domanda, ma si potrà avere una naturale, e più umana, conversazione con l’Assistente». Inoltre, l’intelligenza artificiale è ora in grado di rispondere a più comandi dati nella stessa frase (“multiple actions”). Google Assistant riconoscerà le voci dei bambini e si attiverà solo se questi saranno educati, dicendo sempre «per favore».

La demo più impressionante, accolta con i boati del pubblico, è quella dove viene mostrata una conversazione telefonica tra Google Assistant e un addetto di un centro estetico. L’Assistente può letteralmente chiamare in autonomia e richiedere un appuntamento riconoscendo le frasi pronunciate dall’altro capo della cornetta. La funzione si chiama Google Duplex, su cui «ci stavamo lavorando da anni – svela Pichai – e finalmente la possiamo testare nel quotidiano». La voce sembra assolutamente umana, e non come quella di un bot.

nel video, l’esempio di 2 telefonate fatte da Google Assistant

NUOVI DISPLAY INTELLIGENTI

Lilian Rincon, direttrice della gestione prodotti di Google, presenta nuovi display intelligenti, la cui parte hardware è prodotta da aziende come LG e Lenovo, che saranno disponibili sul mercato da luglio. Schermi con cui guardare i video di YouTube, scorrere le foto, fare videochiamate o leggere ricette, e che integreranno con l’assistente vocale di Google.

GOOGLE MAPS E LENS

Maps implementa una nuova scheda chiamata “For You”
che consente di conoscere i punti di interesse locali, dai ristoranti agli eventi, e molto altro.

Viene introdotta anche la realtà aumentata nelle indicazioni stradali grazie all’utilizzo della fotocamera, con la possibilità di attivare anche una guida digitale, come una volpe che possiamo vedere inquadrando le vie e i marciapiedi, che ci farà strada in città.

Con Google Lens basta puntare la fotocamera su un soggetto e ricevere risposte su qualsiasi cosa, dall’edificio che abbiamo di fronte al poster di un concerto, fino ai vestiti visti in vetrina.

ANDROID P

Con Android P l’intelligenza artificiale riconoscerà le nostre abitudini per meglio gestire la batteria, segnalando le app che sono state usate e terminando quelle che non sono usate da tempo. Stessa cosa verrà fatta dal sensore di luminosità che si adatterà ancora meglio nel tempo e in base all’uso che si farà dello smartphone.

Android P rinnova design e funzionalità, e vuole combattere la dipendenza da smartphone: ci saranno nuovi gesti, come quello, chiamato “Shush”, di porre il telefono con schermo rivolto verso il basso che farà passare il dispositivo in modalità «non disturbare». Viene introdotta la “DashBoard”, con la quale, tra tutte le funzioni, permette di impostare limiti di utilizzo per i bambini. Sarà anche presente una funzione chiamata “Wind down” che permetterà di impostare sul proprio smartphone quando è ora di andare a letto: il dispositivo passerà in modalità «non disturbare».

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