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Gli hacker cinesi ora rubano i risultati delle ricerche sul cancro

Ago 26, 2019

Gli istituti di ricerca sul cancro sarebbero diventati uno dei principali obiettivi dei gruppi di hacker cinesi APT (advanced persistent threat). Ad affermarlo è l’ultimo report della società specializzata in cybersicurezza FireEye, secondo cui l’intento è quello di velocizzare lo sviluppo della propria ricerca, anche con mezzi illegali.

‎Stando a quanto riportato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) il cancro del resto costituisce ormai la seconda causa di morte in tutto il mondo, ben un decesso su ‎‎sei all’anno, ossia 9,6 milioni di vittime nel solo 2018. A causa di questi altissimi tassi di mortalità, i ricercatori di tutto il mondo, compresi quelli cinesi, stanno lavorando per migliorare il rilevamento e il trattamento, ma ovviamente accedendo ai risultati di altri ricercatori lo sviluppo potrebbe essere molto più veloce.

Photo credit – depositphotos.com

Ovviamente la filantropia, o quantomeno l’intenzione di curare in maniera più efficace la propria popolazione, non ha nulla a che vedere con questa iniziativa. Secondo FireEye infatti l’interesse sarebbe eminentemente economico. La Cina infatti ‎ha uno dei mercati farmaceutici in più rapida crescita al mondo e ciò creerebbe “opportunità redditizie per le aziende nazionali, in particolare quelle che forniscono trattamenti o servizi oncologici”, come si può leggere nel report. “Prendere di mira la ricerca medica e i dati prodotti da studi al di fuori dei confini nazionali può consentire alle aziende cinesi di portare nuovi farmaci sul mercato più velocemente rispetto ai concorrenti occidentali“.

‎‎Una delle campagne più recenti sospettate di essere opera di un ‎‎APT cinese‎‎ è stata scoperta lo scorso aprile. In questo caso, un centro sanitario degli Stati Uniti noto per la ricerca sul cancro è stato preso di mira attraverso una campagna di phishing su misura che ha distribuito il malware EVILNUGGET. ‎‎Un anno prima, APT41, un gruppo hacker cinese ‎‎legato‎‎ agli attacchi contro le aziende sanitarie, tecnologiche, di telecomunicazioni, di istruzione e di gioco, lanciò una campagna di spear-phishing contro lo stesso centro.

Ma APT41 non è stato il solo protagonista di questo tipo di attacchi. APT22 ad esempio ha attaccato a più riprese nel corso degli anni gli stessi centri e in generale sembra essere specializzato nell’attaccare aziende farmaceutiche e biomediche, mentre APT18 ha continuato ad attaccare le strutture di varie organizzazioni di ricerca sul cancro sin dal 2013.‎

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