Ha guardato le proteste dalle vetrate della Casa Bianca, assediata dai manifestanti, difesa dagli agenti del Secret Service e finita immediatamente in lockdown. Donald Trump, nella terza notte di scontri in decine di città del Paese dopo la morte di George Floyd a Minneapolis, su Twitter si è complimentato con gli uomini che hanno difeso la residenza presidenziale – definendoli “totalmente professionali” ma anche “moltocool” – e ha scritto: “Se fossero riusciti a superare la cancellata, i dimostranti sarebbero stati accolti dai cani più feroci e dalle armi più minacciose che io abbia mai visto. E questo sarebbe stato il momento in cui la gente si sarebbe fatta veramente male, almeno”. E mentre il presidente attacca i sindaci dem – in particolare quelli di Washington e Minneapolis – trasformando la morte di Floyd in un caso politico, i partiti al Congresso si stanno mobilitando per conquistare l’elettorato black in vista delle prossime elezioni.
“Attacco alla società civile” – Per il governatore del Minnesota Tim Waltz – anche lui democratico – la situazione nella città governata da Frey è “nel caos più totale” e, concorda con Trump, non è più in alcun modo” correlata all’omicidio di George Floyd. “Si tratta di attaccare la società civile, infondere paura e distruggere le nostre grandi città”, ha detto Waltz in conferenza stampa. – “È una beffa fingere che si tratti della morte di George Floyd o delle disuguaglianze o dei traumi storici delle comunità di colore, perché le nostre comunità di colore e le nostre comunità indigene erano in prima fila e combattevano mano nella mano per salvare le imprese che hanno impiegato decenni per costruire. Infrastrutture e organizzazioni non profit che hanno servito una comunità in difficoltà sono state demolite e bruciate senza alcun riguardo per quello che è successo”, ha continuato Waltz. E mentre la politica si prepara a cavalcare i disordini in vista delle presidenziali, anche la Conferenza episcopale Usa lancia l’allarme razzismo e chiede “giustizia” dopo la morte di George Floyd. In particolare, in una dichiarazione firmata dai presidenti di sette commissioni della Conferenza episcopale statunitense, i presuli si dichiarano solidali con le comunità nere del Paese e chiedono “verità e giustizia“, mettendo in guardia dal razzismo: “Non è una cosa del passato, ma un pericoloreale e attuale che deve essere affrontato con decisione“.
Sostieni ilfattoquotidiano.it: mai come in questo momento abbiamo bisogno di te.
In queste settimane di pandemia noi giornalisti, se facciamo con coscienza il nostro lavoro, svolgiamo un servizio pubblico. Anche per questo ogni giorno qui a ilfattoquotidiano.it siamo orgogliosi di offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti: notizie, approfondimenti esclusivi, interviste agli esperti, inchieste, video e tanto altro. Tutto questo lavoro però ha un grande costo economico. La pubblicità, in un periodo in cui l’economia è ferma, offre dei ricavi limitati. Non in linea con il boom di accessi. Per questo chiedo a chi legge queste righe di sostenerci. Di darci un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana, fondamentale per il nostro lavoro.
Diventate utenti sostenitori cliccando qui.
Grazie Peter Gomez
GRAZIE PER AVER GIÀ LETTO XX ARTICOLI QUESTO MESE.
Ora però siamo noi ad aver bisogno di te. Perché il nostro lavoro ha un costo. Noi siamo orgogliosi di poter offrire gratuitamente a tutti i cittadini centinaia di nuovi contenuti ogni giorno. Ma la pubblicità, in un periodo in cui l’economia è ferma, offre ricavi limitati. Non in linea con il boom accessi a ilfattoquotidiano.it. Per questo ti chiedo di sostenerci, con un contributo minimo, pari al prezzo di un cappuccino alla settimana. Una piccola somma ma fondamentale per il nostro lavoro. Dacci una mano!
Diventa utente sostenitore!
Con riconoscenza Peter Gomez
TRUMP POWER
di Furio Colombo12€ Acquista