• 29 Marzo 2024 13:04

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Fumetti Cyberpunk: le letture consigliate

Giu 2, 2020

Il cyberpunk è una delle ambientazioni narrative più avvincenti ed appassionanti. Cyberspazio, mega corporazioni e una società futura inquietante sono i punti essenziali del cyberpunk e queste caratteristiche sono anche ottime per degli ottimi fumetti. Da quando il cupo futuro tecnologico reso immortale da autori come Gibson e Sterlingè diventato uno dei più iconici della fantascienza, anche i comics hanno visto in questo contesto narrativo un universo in cui ambientare storie avvincenti. E così è stato, al punto che ora stiamo per parlare dei migliori fumetti cyberpunkdi sempre.

The Long Tomorrow

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Quando Alejandro Jodorowsky decise di realizzare la più folle impresa della sua carriera, ossia realizzare un lunghissimo film ispirato a Dune, aveva messo insieme un team artistico impressionante. All’interno di questa squadra erano presenti Jean Giraud, il disegnatore francese meglio noto come Moebius, e lo sceneggiatore Dan O’Bannon.

Durante le eterne lavorazioni di quel progetto, O’ Bannon, già reduce dal successo di Darkstar, si era messo a scrivere un racconto di fantascienza. Quando Moebius lesse quelle pagine, ne rimase impressionato e chiese all’autore di trasformarle insieme in un fumetto. Da questa comunione di intenti nacque The Long Tomorrow, fumetto di 15 pagine che non sono è un comic cyberpunk, ma ha addirittura segnato in modo profondo l’immaginario cyberpunk successivo. Ridley Scott, nella creazione della sua Los Angeles futura per Blade Runner, attinse molto alla visione di Moebius e persino William Gibson si ispirò a The Long Tomorrow per l’estetica del suo Neuromante. E incidentalmente, in The Long Tomorrow compaiono dei robot poliziotti noti come RobotCop, ricorda nulla? The Long Tomorrow è il Graal dei fumetti cyberpunk, essendo anche in parte la scintilla originaria

Tokio Ghost

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Rick Remender e Sean Murphy ci portano nel 2089, in un’America in cui l’ambientazione cyberpunk viene ritratta alla perfezione. I due protagonisti, Debbie Decay e Led Dent, sono le due anime dell’immaginario cybeprunk: lei, attaccata ad un’umanità disperata, lui oramai simbolo di una società in cui è impossibile vivere senza l’influsso della tecnologia. Influenzata dall’immaginario manga, l’ambiente urbano futuro è caotico, sfondo di una storia ipercinetica che trova un contrasto nella seconda parte, in cui l’umanità cerca un riscatto. Tutte le tematiche del genere sono presenti nella tragedia di Debbie Decay, rendendo Tokyo Ghost uno dei migliori fumetti cyberpunk.

Hard Boiled

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Cosa succede quando si lascia a Frank Miller piena libertà? E se gli associa un talento visivo come quello di Geoff Darrow? Il risultato è Hard Boiled, storia iperviolenta e dinamica che vede un futuro distopico in pieno spirito cyberpunk prendere vita. Protagonista è l’esattore delle tasse Nixon, incaricato di una riscossione che si rivela un incarico costellato di morti e situazioni incredibili. Alla base di Hard Boiled c’è la totale assenza di spiegazioni, la storia viene esaltata dalla vivacità dei disegni di Darrow. La combinazione tra i due geni fu tale che nel 1991 Hard Boiled vinse il premio Eisner!

Private Eye

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In Private Eye non esiste un’interconnessione digitale costante, una delle caratteristiche principali del cyberpunk, in una sorta di estremizzazione della privacy che persiste sino al giorno in cui questa sicurezza svanisce, rendendo pubblici tutti i dati privati. Privati di questo rifugio, i cittadini iniziano a rifugiarsi dietro identità fittizie nel mondo reale, i Nyms, indossando maschere che non ne consentano il riconoscimento. Brian K. Vaughn ribalta le visioni oppressive del controllo capillare delle vite digitali, una derivazione orwelliana tipica del cyberpunk, arrivando alla demolizione dei rapporti interpersonali autentici.

Ronin

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Nuovamente Frank Miller, con una storia in cui l’elemento cyberpunk si tinge di un pizzico di sovrannaturale. Quando il demone Agat imprigiona lo spirito in un samurai senza padrone, un Ronin, all’interno di una spada, non può immaginare che questa prigione venga infranta. Eppure, Ronin si ritrova libero dalla sua prigionia nella New York del 21 secolo, con la sua coscienza fusa nel copro di Billy, un paralegico che si muove con arti artificiali e dotato di poteri telecinetici. Frank Miller ha creato un’opera cyberpunk complessa, ancora attuale per i temi e la narrativa, ma che sembra lontana dal gusto attuale in merito a gestione delle scene d’azione. Ronin rimane comunque una lettura obbligata per chi cerca fumetti cyberpunk!

Ghost in the Shell

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Il manga che rappresenta uno dei punti di massima espressività del cyberpunk. L’opera di Masamune Shirow raccoglie in pieno l’eredità di alcuni dei temi essenziali della letteratura cyberpunk, dal rapporto simbiotico tra uomo e tecnologia alla difficile comprensione dell’interazione uomo-macchina. Anche nella realizzazione dell’impianto visivo del mondo futuro, Shirow ha trovato un’ottima sintesi per esprimere al meglio le suggestioni del cyberpunk. Ghost in the shell è stato capace di influenzare pesantemente le successive produzioni cyberpunk, dal cinema al fumetto, diventando un punto fermo per gli amanti dei fumetti cyberpunk.

Judge Dredd: Mega-City 2

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Sfruttando l’incredibile ambientazione creata da John Wagner e Carlos Ezquerra, già sufficientemente piena di riferimenti ad alcuni dei simboli della letteratura cyberpunk, Douglas Wolk e Ulises Farinas esplorano ulteriormente questi aspetti trasportando il granitico Giudice da Mega-City 1 a Mega-City 2, sorta sulla vecchia sulle rovine della vecchia California, in Judge Dredd: Mega-City 2. In questa nuova versione di Dredd, la Legge diventa una specie di farsa, adattata ad una società in cui tutti sono dei personaggi famosi, la cui fama diventa il sinonimo di rispetto e importanza all’interno della società. All’interno di Judge Dredd: Mega-City 2 compaiono numerosi riferimenti alla tradizione della letteratura cyberpunk, unendo il fascino dell’ambientazione alla radice di critica sociale

Transmetropolitan

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Warren Ellis è riuscito ad inserire all’interno di Transmetropolitan il fulcro delle caratteristiche del cyberpunk. Ellis crea il suo Spider Jerusalem lasciandosi ispirare dalla figura di Hunter S. Thompson (l’inventore del gonzo journalism), che diventa il nostro punto di vista su questo futuro distopico, sfruttano un’idea vincente: nessun riferimento temporale. La storia di Transmetropolitan contempla nano macchine, esseri umani geneticamente modificati, trattati con un’impostazione grafica che ne esaltasse il forte contenuto. Uno dei migliori fumetti cyberpunk di sempre!

Robocop: Vivo o Morto

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Parlando dei migliori film cyberpunk, Robocop si ritaglia di diritto un posto in prima fila. Inevitabile, quindi che decliando nel mondo dei fumetti il cyberpunk, il metallico cyber-poliziotto di Detroit trovasse un suo spazio. Robocop: Vivo o Morto è un arco narrativo firmato da Joshua Williamson e disegnato da Carlos Magno, che prende il via dal finale della prima avventura cinematografica del fu Alex Murphy, mantenendo inalterati i punti salienti del canone di Robocop. Raccolto in due volumi da saldaPress, Robocop: Vivo o Morto è un ottimo fumetto cyberpunk.

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