In pratica serve a effettuare dirette audio e contemporaneamente godere del coinvolgimento e confronto con tutti gli ascoltatori. Per altro su smartphone Android il flusso sonoro non si interrompe se si vuole aprire un’altra applicazione oppure si attiva il blocca-schermo. Su iOS invece è necessario tenerla costantemente aperta.

Sotto il profilo tecnologico nulla di molto diverso rispetto a Live Video. Ma quel che conta è il potenziale legato al fenomeno podcasting, che molti osservatori prevedono possa esplodere anche in Italia.

Facebook ha avviato una lunga serie di test con partner selezionati, fra cui BBC World Service, LBC e Harper Collins. In Italia il primo progetto pilota parte con Fiorello ed è subito chiaro che il potenziale è enorme, anche se la maggior parte del grande pubblico difficilmente tradirà la radio tradizionale.

Ad ogni modo Facebook si candida a diventare una nuova piattaforma di distribuzione, con un audience smisurato e la capacità di alimentare la condivisione e diffusione dei contenuti. Il tutto con un taglio drastico dei consumi di banda (in fondo è solo audio) che potrebbe essere utile in mobilità.

“Il socialista” andrà in live dal lunedì al venerdì. Se sarà un successo lo decreterà il popolo di Facebook.

L’unico grattacapo potrebbe provenire dall’impiego personale della funzione, che come hanno ampiamente spiegato gli avvocati dello Studio Fioriglio-Croari se impiegata male potrebbe risultare pericolosamente lesiva della privacy.

“Già adesso moltissime persone utilizzano il proprio smartphone per registrare conversazioni di nascosto. Cosa succederà nel momento in cui tali conversazioni potranno non solo essere registrate di nascosto, ma anche essere rese pubbliche nel momento stesso in cui avviene la registrazione?”, si interroga la Dott.ssa Giulia Grani, dello Studio Legale Associato Fioriglio-Croari.

Per una risposta completa leggete il suo approfondimento.