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FED compra debito delle Case auto USA? Gruppo Volkswagen chiede soldi alla BCE: nuove obbligazioni per l’industria automobilistica europea

Mar 29, 2020
FED compra debito delle Case auto USA? Gruppo Volkswagen chiede soldi alla BCE: nuove obbligazioni per l’industria automobilistica europea

Sembra che anche i più eleganti e raffinati manager, talvolta per mano dei propri uffici comunicazione, tornino ai tempi dei bisnonni. A quel mercato in piazza dove “Chi urla di più, la vacca è sua” e la vacca si chiama liquidità garantita ormai solo dalle grandi banche. Garantita forse, perché avverrà per qualcuno ma non per tutti e comunque a scapito di altri, di altro ritenuto meno importante. Danno certo all’equilibrio economico finanziario dell’Unione, per come lo conoscevamo e delle tendenze di costo per moltissimi prodotti e servizi. Dopo il dramma delle morti, il Coronavirus è la tempesta delle finanze a medio termine. Qualcuno avrà tanti ombrelli firmati, altri, per certo molti italiani che lavorano in proprio, scappano sotto una tettoia se riescono, i migliori se lo fanno loro stessi il riparo.

Polemiche a parte, con gran parte della filiera automotive ferma, specie nell’ambito di produzione e distribuzione, parecchie aziende del settore rischiano problemi di liquidità molto seri. Anche più dei poveri italiani, se gran parte della loro vita aziendale viveva propiettata avanti, nei piani, ma di leverage nella sostanza.

Loro però, le grandi aziende, possono chiedere qualcosa non a Conte, gridando davanti a un telefonino che riprende su social, ma direttamente scrivendo alla BCE o alla FED (meglio la seconda, ndr). Sono finiti da decenni i tempi in cui lo Stato stampa qualche lira in più, danneggiando inflazione e valore della moneta nazionale. Adesso finché dura (e speriamo che dura) siamo nell’Unità Monetaria e quindi, più garbatamente e in modo strutturato, le Case auto come VW suggeriscono, per non creare danni al lavoro di moltissimi dipendenti, di comprare proprie obbligazioni.

In pratica la Banca Centrale manda liquidità nelle casse della VW o altri che “riescano” a piazzare obbligazioni, anche in America contando sulla FED, ottenendo finanze che a loro volta sbloccano situazioni difficili di pagamento, di crisi per mancata vendita. Un finanziamento del debito in modo strutturato dove, cosa non da poco, si negozia anche il tasso di interesse pagato nel ridarli, quei denari. Qui potrebbe stare un’altra differenza, di trattamento, tra azienda e azienda, di tempi e di costi. Per ora sono solo richieste, a fronte di una BCE che annuncia piani da 750 miliardi di euro, similmente alla FED.

L’America è diversa, anche nei mercati locali, con una crisi 2008 più forte; ma se da noi chi rappresenta un’industria forte in Europa, quella vincente e inscalfibile tedesca degli ultimi decenni, deve farsi comprare il proprio debito… Allora chi sarà poi a comprare i “covid-bond” o come diavolo li chiameranno? Perché quelli sono altro debito europeo, importante, da finanziare per tutti quanti. Non preoccupiamoci, l’evoluzione dei mercati finanziari e delle regole, permette di creare strumenti che si incastrino a modo. Qualcuno avrà quanto serve a ripartire, quel poco che basta a rispondere verso altri, che a loro volta, gradualmente, rimetteranno in moto i flussi a 360° fino a saldare le emissioni. Ovvio che rimarranno sulla via cadaveri di azienda o aziende malate, ma il sistema può reggere, se le Banche Centrali danno fondo a tutto il pedale, usando tutto loro potere sulla moneta e sull’economia.

Unico problema, i processi e gli strumenti finanziari si basano su tempi e flussi stimati. Finché il problema sanitario è grande, ingestibile e incerto nel suo percorso lungo i continenti, queste previsioni necessarie, ci sono ma mancano di precisione. La strategia possibile per Case auto come VW in Europa, ma anche GM e Ford in USA, è allora quella di ottenere subito segnali positivi forti dalle Banche Centrali grazie a strumenti “corti” ovvero finanziamenti di breve termine, entro l’anno di durata.

Non ultimo, come tutti gli appassionati di auto nuove e costose sanno, le Case auto “hanno” o “sono” anche delle Banche, loro stesse. Grazie a questo, quelli come appunto VW ma anche PSA e tutti i big dotati di una propria banca, potrebbero ricevere ulteriore ossigeno (denaro) con tassi ribassati dedicati loro dalle Banche Centrali, Nel frattempo, si notano alcune differenze, tra i big dell’auto. Se Volkswagen non ha ancora esteso le linee di credito bancarie classiche, altri come FCA (ne parliamo qui) General Motors e Ford, hanno attinto subito per tamponare le chiusure e rincuorare azionisti circa le nuove auto promesse per il 2021.

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