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Ex Ilva, ArcelorMittal spegne tutti gli altiforni: chiusura definitiva a gennaio – Il Sole 24 ORE

Nov 14, 2019

Dunque, si potrebbe profilare non solo una battaglia civilistica ma anche penale. E in relazione alle notizie diffusesi lungo l’asse Bari-Taranto e rimbalzate altrove, sino a qualche ora fa c’era l’ipotesi che i legali di Ilva temporeggiassero circa il deposito al Tribunale di Milano del ricorso cautelare. Un’attesa che parrebbe tattica in attesa di capire come evolve la partita e che mosse fa la multinazionale. Il ricorso cautelare è in fase di stesura e in un primo momento si è parlato di deposito il 15 novembre.

L’incontro con i sindacati

Domani pomeriggio i sindacati andranno al ministero dello Sviluppo economico per l’incontro sulla procedura di riconsegna del personale alle aziende concedenti che ArcelorMittal ha notificato qualche giorno fa, annunciano i vertici di Fim Cisl e Uilm. «In quella sede verificheremo quali sono i comportamenti dell’azienda e cosa ci dirà», aggiungono.

La procedura di riconsegna del personale, i 10.700 assunti da ArcelorMittal, di cui 8.200 a Taranto, era stata annunciata dall’ad Morselli ai sindacati a Taranto martedì sera della scorsa settimana, in un incontro in stabilimento, quindi notificata il giorno dopo, mercoledì, agli stessi sindacati mentre i Mittal, a capo dell’omonima multinazionale, si accingevano a varcare il portone di Palazzo Chigi per incontrare il premier Conte e diversi ministri, incontro conclusosi con un nulla di fatto, anzi con la dichiarazione di 5mila esuberi da parte dell’azienda.

A seguito della notifica della lettera in base all’articolo 47, la Fim Cisl aveva fatto un primo sciopero da sola di 24 ore a Taranto, a partire dalle 15 di mercoledì scorso. In seguito Fiom Cgil e Uilm ne avevano annunciato un altro, sempre di 24 ore, per venerdì scorso a Taranto, quindi si era arrivati alla decisione unitaria di farlo tutte e tre insieme le sigle sindacali sempre per venerdì scorso, di 24 ore, indotto compreso, sciopero poi fatto, anche se l’adesione nel siderurgico non è stata significativa.

Da Patuanelli le imprese dell’indotto

Il 14 novembre, le aziende dell’indotto ArcelorMittal Italia, aderenti a Confindustria Taranto, terranno, assieme ad una delegazione formata da rappresentanti della Provincia, del Comune di Taranto e dai sindaci della provincia di Taranto, un presidio davanti al ministero dello Sviluppo economico. Lo annuncia Confindustria Taranto. «Una delegazione ristretta, guidata dal presidente di Confindustria Taranto, Antonio Marinaro, incontrerà alle 14 il ministro Stefano Patuanelli, al quale sarà consegnato un documento sulla vicenda ArcelorMittal – annuncia Confindustria Taranto – e lo stesso documento sarà portato all’attenzione, nella stessa giornata, del presidente della Repubblica Sergio Mattarella e del presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte».

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