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Dylan Dog e gli Altri. Quando gli eroi s’incontrano.

Feb 11, 2019

Nella sua lunga vita editoriale Dylan Dog ha incrociato molti altri eroi dei fumetti, bonelliani e non, con il quale l’Indagatore dell’Incubo è stato protagonista di diversi team-up, un crossover o semplici camei o citazioni.


Gli incontri “Made in Bonelli”

Nell’ottobre del 1990, sull’onda del grande successo di vendite dell’inquilino di Craven Road 7, fu pubblicato il primo albo one shot di “Dylan Dog & Martin Mystère”. La storia nella quale, tra l’altro, è spiegata l’origine delle esclamazioni tipiche dei due personaggi e il perché Dylan si veste sempre allo stesso modo, è intitolata “Ultima fermata: l’incubo!”.

Questo storico episodio fu scritto da Alfredo Castelli, con la collaborazione di Tiziano Sclavi, e disegnato da Giovanni Freghieri. Due anni dopo, nell’ottobre del 1992, sempre con il disegnatore piacentino ai pennelli, fu invece Sclavi, coadiuvato da Castelli, a scrivere l’albo “La fine del mondo”. Una storia surreale, che calò maggiormente la mano sulle differenze caratteriali tra i due eroi. Quest’avventura contiene inoltre un gustoso inside-joke: l’insetto immaginario “pisum alatum”, comparso per la prima volta, nel classico zagoriano “Il mostro della laguna”, nel dicembre del 1968.


Le avvisaglie dell’incontro tra i due personaggi c’erano, però, già state nel marzo del 1988, nell’albo “Cagliostro!”, numero 18 della serie mensile di Dylan Dog, dove il nostro Old Boy incontra l’ispettore Travis, uno dei principali comprimari della serie ideati da Castelli. Nell’albo compare lo stesso Martin, la fidanzata Diana Lombard e il suo amico Java, senza però incontrare direttamente Dylan.

Dylan fu in seguito citato nell’albo di Martin Mystère, “I misteri di Londra”, aprile 1989, dove i lettori appresero, in una piccola “anticipazione” del primo team-up, che i due eroi bonelliani si conoscono di persona, ma che hanno deciso di non lavorare mai insieme, per non evocare forze misteriose che potrebbero causare una catastrofe. Nell’albo “La scogliera degli spettri”, sempre del 1989, Dylan è invece erroneamente scambiato proprio per il Detective dell’Impossibile. Il primo incontro tra i due eroi di casa Bonelli è stato, tra le altre cose, recentemente citato sulle pagine del trentacinquesimo Speciale di Martin Mystère, uscito nelle edicole nel luglio 2017, nell’avventura “Le molte vite di Martin Mystère”, entrambi i team-up erano stati invece in precedenza citati nell’editoriale del numero 3153 di Topolino, come storico esempio di collaborazione tra due personaggi della stessa casa editrice.


Martin, Diana e Java, compaiono nuovamente, anche qui senza interagire direttamente con Dylan, nella storia divisa in due puntate “Ananga”, pubblicata, nel 1997, sui numeri 133 e 134 dell’Indagatore dell’Incubo. Nello stesso albo è citato anche Jerry Drake, alias Mister No. Martin e Dylan s’incontrano anche negli albi numeri 200 e 227 della serie regolare di Martin Mystère.

In quest’ultima avventura, intitolata “Il giorno che non esisteva”, Martin, a Londra per un’indagine, fa appena in tempo a salutare il suo vecchio amico prima che sparisca nel nulla. Il trentaduesimo Speciale di Martin Mystère, del luglio 2015, detiene invece il primato dell’albo con più citazioni dylaniate di sempre. Il titolo dell’episodio principale di questo speciale, “Misteri a Blandings”, richiama la famiglia Blendings, protagonista della doppia avventura “Il castello della paura” e “La dama in nero”, rispettivamente numeri 16 e 17 della serie mensile di Dylan Dog, usciti nelle edicole nel gennaio e febbraio del 1988.

Questo riferimento è apertamente confermato nella storia, nel quale è citato uno dei protagonisti di questa lunga avventura. L’imperatrice di Blandings, maiale “alato” che ha un ruolo decisivo in questa storia mystèriosa, ricorda invece Gwinifred, altro “celebre” maiale con le ali, apparso come in quest’avventura fin dalla copertina, nell’albo dylaniato “I segreti di Ramblyn” e sul suo seguito “La belva delle caverne”, nel 1992. Nella storia è poi apertamente citato: “Quel tizio di Londra, Dailan qualcosa…”. Infine, la copertina e il titolo della seconda storia contenuta nell’albo, “La notte degli orti viventi e altre vicende alimentari”, sono invece un palese omaggio alla copertina e al titolo del primo mitico numero di Dylan Dog “L’alba dei morti viventi”.


L’ultimo incontro tra l’indagatore dell’Incubo e il Detective dell’Impossibile è avvenuto nel 2018, nel Maxi di Martin Mystère intitolato “L’abisso del male”. Quest’ultimo incontro/scontro, disegnato sempre da Freghieri con la “partecipazione straordinaria” di Giulio Camagni e Sergio Giardo e i contributi di Giancarlo Alessandrini, Luca Enoch, Lucio Filippucci, Nicola Genzianella, Giuseppe Matteoni e Giuseppe Palumbo, è stato scritto da Carlo Recagno e Alfredo Castelli e si ricollega alle prime due avventure one shot, del 1990 e 1992. Nell’albo compaiono anche Zagor, il suo storico nemico Hellingen e altri mitici personaggi della casa editrice di via Buonarroti.


Dylan Dog ha inoltre incontrato, nel dicembre 1994, Ken Parker in una breve avventura intitolata “Immagini”, pubblicata in appendice al numero 23 di Ken Parker Magazine, dove i due s’incontrano grazie a una seduta spiritica, che prima trasporta Ken nell’Inghilterra del ventesimo secolo e poi Dylan nell’America del secolo precedente, e Napoleone, nel numero 42 dell’omonima serie creata da Carlo Ambrosini, in cui aiuta l’investigatore entomologo a risolvere un difficile caso.

La copertina di quest’episodio, intitolato “Le spoglie del guerriero”, è invece un dichiarato omaggio, dello stesso Ambrosini, a Claudio Villa e alla cover del numero 1 dell’Indagatore dell’Incubo. Nel dicembre 2015, Dylan è invece stato protagonista di un piccolo cameo nell’albo di JuliaOrrore nero, sangue rosso”, dove l’Indagatore dell’Incubo appare, di sfuggita, mentre passeggia per strada in una delle vignette di quell’avventura. Dylan appare, alla guida del maggiolone, nel maggio 2016, anche in un cameo nel numero 330 di Nathan Never, nello stesso albo erano presenti anche i camei di Zagor e Martin Mystère e una citazione di Martin Mystère. Infine Dylan Dog è stato citato, senza però apparire, anche sulla pagina Facebook dei Bonelli Kids, nel 2017, in una vignetta di Luca Bertelè, dove compaiono due simpatici e distratti zombie alla ricerca di un piccolo Old Boy.


Nel 2014 invece, Martin Mystère, Mister No, Napoleone e Nathan Never incontrarono, tutti insieme, il nostro eroe nel dodicesimo Dylan Dog Color Fest – Eroi, nelle avventure “Incubo impossibile”, “Le radici del male”, “Buggy” e “Demoni al silicio”. Nell’ottobre dello stesso anno, Dylan Dog “Incontrò” invece Nathan Never nell’albetto speciale, distribuito a tutti gli spettatori paganti della quarta Fiera del Fumetto di Lugano, nell’avventura “Memorie perdute”, una storia inedita nella quale l’agente Speciale Alfa si muove tra le mura di un museo del futuro, che ospita anche una riproduzione olografica dell’Indagatore dell’Incubo.

Dylan Dog e Harlan Draka, sono stati protagonisti del primo, e unico finora, crossover dell’Indagatore dell’Incubo, con una storia divisa in due parti, iniziata nell’albo “Arriva il Dampyr”, sul numero 371 della serie mensile di Dylan, e terminata sul numero 209 della collana di Dampyr, intitolato “L’indagatore dell’Incubo”.

L’albo di Zagor numero 615, corrispondente allo Zenit 666, uscito nelle edicole nell’ottobre del 2016, oltre a contenere molti riferimenti a diverse sceneggiature scritte da Tiziano Sclavi per lo Spirito con la Scure, fu una sorta di gemellaggio tra Dylan Dog e Zagor. Nell’avventura, scritta da Luigi Mignacco e disegnata da Luigi Piccatto, oltre ai camei dello stesso Indagatore dell’Incubo e di Pink Rabbit (suo storico nemico, creato proprio da Mignacco), si scopre in un finale concitato, che l’avversario di Zagor in quest’episodio altro non è che il Dottor Xarabas. Sempre su un Color Fest, il numero 26 dell’agosto 2018, ha incontrato i personaggi della mini-serie “urban-fantasy” Creepy Past, creata da Bruno Enna, Giovanni Di Gregorio e Giovanni Rigano.


Infine, l’incontro tra Dylan Dog e Morgan Lost dopo essere stato più volte “sfiorato” nella serie del cacciatore di taglie di New Heliopolis, come nell’albo “Il canto dei morti”, del dicembre 2016, in cui Dylan e Groucho, il suo storico assistente, compaiono di spalle intenti a guardare un film in una sala cinematografica, è avvenuto (e avverrà) in una “mini serie” di quattro albi, i cui primi due sono già usciti come “prologo” della terza serie del cacciatore di serial killer, mentre per gli ultimi due bisognerà aspettare la fine della serie stessa.


Gli incontri “extra Bonelli”

Molte anche le citazioni disneyane dell’Indagatore dell’Incubo, nell’avventura “Topolino & C.: lo strano caso del tacchino mannaro”, del 2013, gli amici di Topolino, Pippo e Gancio, “fanno il verso”, oltre che ai protagonisti della popolare serie di film “Men in Black” e della serie televisiva “X-files”, al nostro Old Boy, mentre sul numero 3112, uscito nelle edicole del luglio del 2015, nell’episodio “Paperino, Paperoga e lo spaventapasseri fluttuante”, Paperino afferma: “Be’, in fondo siamo due semplici pareri, non indagatori dell’incubo…”.

Dylan Dog ha incontrato diverse volte anche personaggi di altre case editrici anche in diverse parodie, nel 1991, ad esempio, nell’albo numero 25 di Cattivik, nell’avventura “Lo spray vitalizzante”, dove con Tex, Diabolik e molti altri personaggi delle nuvole parlanti incontra il personaggio creato da Bonvi. Nel 2017, Dylan Dog è stato protagonista di un cameo, non autorizzato dalla Sergio Bonelli Editore, nel volume a fumetti Daryl Dark – Stagione tre, in un’avventura sceneggiata da Luigi Siverio e disegnata da Simone Michelini.

Non proprio Dylan, ma un suo cosplay, è invece stato protagonista in un cameo nell’avventura “Il custode della memoria”, scritta da Roberto del Prà e disegnata da Daniele Bigliardo, uscita in occasione della terza edizione del festival del fumetto Terra di China.


Groucho, il maggiolone e il numero 1

Anche il fido assistente dell’Indagatore dell’Incubo ha avuto il suo team-up. Nel grouchino intitolato “Per chi suona il campanello”, allegato al decimo Speciale di Dylan Dog, dell’ottobre 1996, appare infatti una’agguerritissima Legs Weaver. Anche la storica automobile di Dylan, il maggiolone bianco con capotte nera, è stata più volte citata in avventure a fumetti, come nell’albo 340 di Martin Mystère, dell’agosto 2015, dove il Detective dell’impossibile, a causa di un guasto della sua automobile è costretto ad affittare un più “antico” maggiolone targato 665.

Inoltre, in una vignetta successiva, il benzinaio che gli affitta, “fonde” le professioni dei due eroi, domandandosi se Martin sia il “Detective dell’Incubo” o “L’Investigatore del Mistero”. Il maggiolone dylaniato è apparso anche nell’avventura “Into the black”, scritto da Paola Barbato e disegnato da Simona Simone, quarto e ultimo numero della mini-serie “Black Death”, pubblicato nel 2016 dalla casa editrice Edizioni Inkiostro, nel volume “Paperi – paperPaolo”, di Giulio e Marco Rincione, pubblicato, sempre nel 2016, dalla Scockdom. Il primo mitico albo di Dylan Dog, oltre alle “apparizioni” già segnalate su Martin Mystère e Zagor, è stato più volte citata in casa Bonelli, nel 2016 nell’albo (numero 4 di 6) della mini serie Nathan Never Anno zero e nel 2017, sulla pagina Facebook dei Bonelli Kids, in una divertente vignetta disegnata da Luca Bertelè.


Chi di citazione perisce, la citazione ferisce

L’“arte” della citazione è stata per anni un marchio di fabbrica per Tiziano Sclavi sul suo Dylan Dog. L’Indagatore dell’Incubo ha, infatti, più volte citato, nelle sue avventure, a volte in maniera più palese, altre meno, altri personaggi dei fumetti italiani ed europei. Scelgo tra i tantissimi omaggi fatti dal nostro Old Boy quello a una delle più divertenti avventure di Asterix e Obelix, nelle pagine della “storica” avventura “Alfa e Omega”, numero 9 della serie mensile del giugno 1987, e un omaggio, un po’ più difficile da individuare, recentemente apparso nell’avventura “Orrore dal profondo”, contenuta nel Maxi Dylan Dog – Old Boy dell’ottobre 2018, dove sul primo dei pulsanti del campanello disegnato in una vignetta da Luca Dell’Uomo, compare il nome M. Bannister (SK), il vero nome della splendida Satanik, personaggio dei fumetti creato negli anni ’60 da Max Bunker e Magnus.


Quali incontri vedremo in futuro?

Durante l’ultima edizione di Lucca Comics & Games, la Sergio Bonelli Editore ha annunciato, per il biennio 2019/2020, la realizzazione di alcuni crossover con la DC Comics, attraverso una collaborazione con la RW Edizioni. Se è stato però dichiarato che il primo incontro avrà come protagonisti Zagor e Flash, non è ancora stato confermato se l’Indagatore dell’Incubo parteciperà al progetto e con quale eroe DC dovrebbe, eventualmente, collaborare.

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