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Divertitevi a sbugiardare le bufale del mondo quantistico!

Nov 16, 2017

Per questo appuntamento settimanale della rubrica dei libri di Scienza torniamo alle basi, con un libro indirizzato ai neofiti. Non è un libro qualsiasi, ma uno dei testi divulgativi di Fisica più divertenti e interessanti che vi possa capitare di leggere (e consiglio di farlo anche a chi dell’argomento qualcosa sa o crede di sapere). Si intitola “Il mondo quantistico. Errate interpretazioni, teorie improbabili e bufale quantiche” ed è scritto dall’autore italiano Enrico Gazzola, fisico specializzato nella Fisica dei Plasmi e della Fusione Nucleare, al momento assegnista di ricerca in Fisica presso l’Università di Padova.

Un autore che ha riempito ogni pagina della freschezza della sua età, della competenza data dai suoi studi e della franchezza che solo un giovane può avere rivolgendosi a una platea di sconosciuti. Il nocciolo del libro è trattare uno per uno argomenti che sembrano alla portata di tutti (ma non lo sono affatto) e – senza la presunzione di far diventare qualcuno scienziato – dargli almeno la possibilità di non abboccare alle bufale.

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Gazzola è il cicerone ideale per questa missione: è un instancabile, volonteroso e pignolo fisico che si è preso la briga di disbrigare la complessa matassa delle bufale scindendo i concetti in modo da eliminare le ambiguità, cogliere gli imbrogli e arrivare al nocciolo della questione nuda e cruda, ossia della meccanica quantistica com’è davvero (e non come tanti cercano di farci credere).

A volte si tratta solo di un ingenuo e semplicistico uso superficiale e non preciso di termini, altri di giochi di parole mirati volutamente a mescolare le carte. Il come è semplicissimo: ripartire dalle basi e spiegarle con un linguaggio onesto e che non dia adito a fraintendimenti, per arrivare poi a spiegare concetti come l’entanglement, il teletrasporto quantistico, il multiverso.

Ho trovato molto piacevole questa lettura per diversi aspetti. Primo perché l’autore è diretto, esprime i concetti senza giri di parole con una semplicità genuina che a volte spiazza ma che sempre centra l’obiettivo. In secondo luogo perché alcune connessioni false e tendenziose fra la Fisica e altri campi mi erano sfuggiti e li ho trovati divertenti tanto sono pittoreschi, grotteschi, dozzinali o stupidi. Il primo capitolo, incentrato sui termini, è uno scritto da manuale che a mio avviso tutti dovrebbero leggere: probabilmente i più brillanti ne tirerebbero fuori meme per Facebook per anni!

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Foto: Depositphotos / 2630ben

Non posso non spendere due parole sulla prefazione di Valerio Rossi Albertini (fisico nucleare, primo ricercatore al Consiglio nazionale delle ricerche, professore incaricato di chimica e fisica dei materiali all’Università La Sapienza di Roma, è stato spesso nostro consulente) che vale da sola il libro. Un inno all’umiltà, alla presunzione di chi crede di sapere, all’ignoranza e all’inadeguatezza di chi “non coglie la differenza tra sé e uno scienziato vero“, per arrivare al nocciolo della questione, ossia alla diffusione sempre più massiva delle bufale scientifiche. Che cosa c’entra tutto questo con il mondo quantistico? Semplice: che è il meno compreso dalle masse, il più insidioso da conoscere e da capire, inafferrabile anche dopo aver letto decine di libri di divulgazione scientifica ed essersi consumati gli occhi sui documentari in TV. E perché, come scrive Rossi Albertini, “purché si aggiunga l’appellativo ‘quantistico’, ogni castroneria è lecita; ogni peccato contro il buonsenso, perdonato; ogni oltraggio alla dignità degli scienziati seri, giustificato”.

Il secondo è un capitolo storico, e lasciatemi dire che capire da dov’è partita una disciplina potrà anche suonare noioso, ma è l’unico punto di partenza accettabile per sapere di che cosa si sta parlando. L’autore la tratta in maniera veloce dicendo quello che basta, il che è ottimo per il lettore contemporaneo che se si annoia per due righe di seguito butta il libro nel camino.

Nel terzo capitolo si capisce di che pasta è fatto l’autore: spiegare i fondamenti della meccanica quantistica non è una passeggiata, ma tenete presente l’obiettivo: screditare le bufale. Non serve quindi andare a pescare l’impianto matematico o questioni di una complessità inaccessibile, ma dare un’infarinatura generale corretta e onesta, perché è su quella (quando inesistente o confusa) che fanno leva le bufale.

Dal quarto capitolo in poi torna il divertimento, con quei fenomeni della meccanica quantistica su cui di solito “casca” il proverbiale ciuco. Com’è spiegato lo capirebbe anche mia figlia di sette anni – che non è negativo anzi, è esattamente quello che ci vuole per far sì che tutti, anche i più ottusi, riescano a cogliere il nocciolo della questione. Non storcete il naso argomentando che per una cosa del genere ci vogliono trilioni di pagine con contenuti spessissimi: non tutti possono prendere una laurea in qualsiasi materia del sapere conosciuto per scansare le bufale! Quello che serve è il buon senso, insieme a una dose ragionevole di senso critico (ragionevole, non maniacale o complottista!) e a poche ma chiare nozioni di base. Nozioni che arrivano puntuali in questo e in tutti i capitoli successivi.

Per vedere tutti gli altri libri recensiti in questa rubrica cliccate qui.

Arrivati a pagina 250 capirete che il valore aggiunto di questo libro non è solo quello dichiarato (e del tutto soddisfacente per quel che mi riguarda) di sbugiardare le bufale, ma anche quello di essere un ottimo punto di partenza per chi di meccanica quantistica non ne sa un bel niente e vuole dare uno sguardo per capire se gli interessa o meno. Per approfondire ci sono strumenti appositi (anche di divulgazione scientifica), ma si può anche farla finita qui incassando un bagaglio culturale onesto, oltre che sufficiente per non fare la figura dei pesci all’amo.


Tom’s Consiglia

Se preferite un libro “spesso” sulla meccanica quantistica armatevi di pazienza e leggete “Meccanica quantistica. Il minimo indispensabile per fare della (buona) fisica” del grande Leonard Susskind.

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