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Cuneo fiscale, Conte: “Allo studio taglio delle tasse fino a 40 mila euro di reddito”

Gen 17, 2020

MILANO – Prendono forma le ipotesi del governo di riduzione del cuneo fiscale. A illustrare i possibili interventi sono stati il presidente del Consiglio Giuseppe Conte e il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri al tavolo con i sindacati. Il taglio – ha spiegato il premier- interesserà i redditi fino a 40 mila euro, con l’ex bonus 80 euro che arriverà a 100 euro al mese per chi guadagna fino a 28 mila euro, per poi scendere con un doppio sistema di decalage. Dopo i 28 mila euro e fino ai 35 mila, la riduzione delle tasse calerebbe gradualmente fino ad arrivare a 80 euro al mese; oltre i 35 mila euro scenderebbe ancora fino ad azzerarsi. Il taglio del cuneo fiscale -ha spiegato Conte – interesserà circa 16 milioni di lavoratori.

Nel complesso la proposta del governo prevede benefici che vanno da un massimo di 1.200 euro l’anno per i redditi più bassi (tra circa 8.200 e 28mila euro di reddito), per poi scendere gradualmente fino ai 192 euro annui che arriveranno nella busta paga di chi guadagna 39mila euro e zero per chi arriva a 40mila. Chi ha redditi fino a 33mila euro potrà contare su un beneficio appena sopra i 1.000 euro. Chi ne guadagna 37mila avrà circa 576 euro l’anno in più.


L’intervento sul cuneo fiscale su cui il governo è al lavoro – ha detto Conte – “è il primo passo verso una riforma complessiva della riforma fiscale e in particolare dell’Irpef. È una misura che certifica in modo inoppugnabile che la manovra riduce le tasse ai lavoratori e alle famiglie”. “Coinvolgeremo in questo piano di riforma fiscale anche i pensionati. L’obiettivo è restituire sicurezza economica ai lavoratori e alle famiglie, rendendo più equo il sistema tributario”, ha aggiunto.

I nuovi beneficiari del taglio delle tasse
Limiti reddituali annui Nuovi percettori
26.600-28.000 750.000
28.000-35.000 2.600.000
35.000-40.000 950.000
Totale nuovi percettori 4.300.000

L’incontro con i sindacati è andato “molto bene, c’è stata ampia convergenza sulla modalità con cui varare questo primo intervento importante a sostengo dei redditi da lavoro dipendente”, ha detto il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri al termine dell’incontro a Palazzo Chigi sul taglio del cuneo fiscale che “rappresenta il primo passo di una più generale riforma fiscale” che sarà elaborata nei prossimi mesi con l’obiettivo di varare la legge delega entro aprile. Si tratta comunque di “un primo segnale importante e concreto a sostegno della crescita”.

Rep

Commenti ottimisti anche dal ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Nunzia Catalfo: “Oggi insieme ai sindacati abbiamo avviato un percorso importante, disegnando i contorni di un intervento che porterà più soldi nella busta paga di 16 milioni di lavoratori”.

Salvini chiacchiera.

Noi tagliamo le tasse e alziamo gli stipendi dei lavoratori.

— Nicola Zingaretti (@nzingaretti) January 17, 2020

Landini: “Giornata importante, dopo anni aumentano i salari”

“Una giornata importante perché dopo tanti anni c’è un provvedimento che aumenta il salario netto di una parte dei lavoratori dipendenti. Questo è un primo risultato, che interessa 15-16 milioni di persone che vedrà aumentare il netto in busta paga, nessuno diventa ricco, ma la strada è quella giusta”, ha commentato il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. Il confronto con il governo sul taglio del cuneo fiscale – ha invece detto la segretaria della Cisl Annamaria Furlan “non è una risposta che potrà soddisfare tutti ma e un primo passo importante” ma “restano fuori ancora una volta gli incapienti”.

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