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Covid, sarà operato giovedì Giacomo il bimbo nato sordo che aspettava l’intervento

Nov 22, 2020
C’è una data per l’operazione di Giacomo. Il bimbo di otto mesi e mezzo nato sordo che aspettava un’intervento chirurgico, cancellata dall’emergenza Covid sarà operato giovedì all’ospedale Regina Margherita per installare l’impianto cocleare di cui ha bisogno.

Ieri i due commissari della Città della Salute Giovanni Lavalle e dell’Asl città di Torino, Carlo Picco hanno firmato una convenzione tra le due aziende sanitarie per garantire gli interventi a Giacomo e ai circa 20 bambini che come lui aspettano per lo stesso impianto.

Con la nuova ondata di contagi l’ospedale Martini specializzato nel trattamento dei problemi audiologici in età pediatrica è diventato un covid-hospital ed è stato costretto a chiudere le sale operatorie. Tutti gli interventi non urgenti sono stati rimandati. E tra questi c’era anche quello di Giacomo, il bambino di Saluzzo avrebbe dovuto essere operato il 6 novembre ma l’intervento era stato cancellato. L’Asl aveva annunciato che i casi come il suo sarebbero stati operati appoggiandosi alle sale operatorie dell’ospedale Regina Margherita ma per rendere operativo quel progetto serviva un accordo formale tra le due aziende sanitarie. Ora che il patto è stretto l’equipe di otorinolaringoiatria del Martini sarà ospitata al Regina Margherita e i medici dell’infantile daranno supporto ai colleghi dell’altro ospedale. Dopo Giacomo anche gli altri piccoli pazienti saranno operati rispettando lo stesso accordo.

“Sono felicissima, è stata la più bella telefonata che potessi ricevere in questo momento”, dice Samantha, 31 anni, la mamma che si è battuta per ottenere una soluzione. “Per la crescita di mio figlio, ogni giorno senza quell’operazione è un giorno perso – aveva spiegato la donna- La neurologa che lo segue mi ha detto che non si può attendere che finisca l’emergenza Covid. Se Giacomo sarà operato adesso ha qualche speranza di poter recuperare al 100 per cento tutti quei passi dello sviluppo su cui ora è rimasto indietro, ma se aspetta troppo sarà molto più difficile”. Senza l’udito Giacomo non ha nemmeno il senso dell’equilibrio e a otto mesi e mezzo non riesce a stare seduto e non ha iniziato quel percorso linguistico che lo porterà a imparare a parlare.

Dopo l’appello della mamma anche ospedali fuori regione si erano offerti di prendere in cura il piccolo piemontese. Il policlinico Umberto I di Roma si era detto disponibile ma alla fine gli ospedali della città si sono accordati per offrire un futuro a Giacomo nonostante la pandemia. Con l’impianto potrà iniziare a recuperare tutto il tempo peso. La sua disabilità era stata diagnosticata quando il bimbo aveva due mesi. “Una sordità profonda”, l’avevano definita i medici, che non otteneva nessun beneficio con l’uso degli apparecchi acustici. Fino ad oggi Giacomo non si accorge nemmeno dei rumori più forti ma dopo l’operazione di giovedì potrà sentire per la prima volta la voce della sua mamma e tutti i suoi del mondo che lo circonda.

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