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Coronavirus, morto un 78enne a Padova. Un nuovo caso a Cremona, i contagiati in Lombardia salgono a 16 – La Stampa

Feb 22, 2020

MILANO. C’è un nuovo caso di contagio da Coronavirus, il 18 esimo in Italia, di cui 16 solo in Lombardia: quello che potrebbe essere un nuovo focolaio, con già due persone che hanno contratto il Covid19, è a Cremona. Dove l’amministrazione comunale, in accordo con la Prefettura, ha disposto, già da oggi, la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado. “Siamo in stretto contatto con le autorità sanitarie e ci adoperiamo al massimo per tutelare la salute dei cittadini”, fanno sapere dal Comune lombardo. All’ospedale civile di Cremona, nella notte c’è stata una riunione sull’emergenza andata avanti fino all’1.30, ma al momento i vertici mantengono il massimo riserbo.

Intanto ieri sera, c’è stato il primo morto da Coronavirus in Italia: si tratta di Adriano Trevisan, 78 anni, uno dei due contagiati nel padovano, dove è risultato positivo al virus anche un suo compaesano di 67 anni. Trevisan era padre di tre figli, uno dei quali era un ex sindaco del paese. Il 78 enne era stato ricoverato in condizioni gravi all’ospedale di Schiavonia, in provincia di Padova, dove poi è deceduto. Secondo quanto scrive l’Ansa, proprio al nosocomio veneto ci sarebbero alcuni test positivi al Coronavirus tra i tamponi: la certezza della positività, in un campione non piccolo di pazienti, si potrà tuttavia avere solo in giornata dalle fonti sanitarie della Regione. Nell’ospedale è previsto siano sottoposti ai test circa 600 persone. Il presidente di Regione Veneto Luca Zaia ha disposto lo svuotamento del nosocomio di Schiavonia.

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Il caso del 38enne di Codogno

In Lombardia inizia tutto il 21 gennaio, quando il Covid_19 non aveva ancora questa diffusione e non erano neanche partiti i controlli agli aeroporti. Lui, italiano, il «paziente zero», torna dalla Cina, apparentemente senza sintomi. E senza sintomi continua a vivere per le settimane successive. Tanto che quando lo raggiungono gli esperti dell’Ospedale Sacco di Milano, centro deputato alla gestione del virus, lo scoprono «negativo»: forse gli è già passato. Ma in quelle settimane il «paziente zero» incontra «cinque o sei volte» un suo amico, M. Y. M. , 38 anni, nato a Castiglione d’Adda ma residente a Codogno, che a breve diventerà padre. Il 38enne, che in questa storia diventa il «paziente indice», cena più volte con il manager «paziente zero» in zona Codogno. E proprio all’ospedale locale finisce M. Y. M domenica scorsa per una influenza. Ma non dice che nelle settimane precedenti ha incontrato l’amico tornato dalla Cina e così l’ospedale lo rimanda a casa. Ma la febbre non passa, anzi, aumenta e così qualche giorno dopo la moglie, incinta di 8 mesi, lo riporta in ospedale quando il marito è già in condizioni critiche. E lì, la donna, V. S., ricorda che in effetti il marito aveva incontrato un amico rientrato dalla Cina.

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L’uomo finisce ricoverato in terapia intensiva all’ospedale di Codogno. E le sue condizioni sono così «gravi» che l’equipe mandata dall’ospedale Sacco di Milano ha deciso che non era il caso di trasportarlo a Milano. Nelle tre settimane passate tra gli incontri con il manager rientrato dalla Cina e il suo ricovero in ospedale, avvenuto la sera del 19 febbraio, il 38 enne ha semplicemente vissuto: è andato al lavoro all’Unilever di Casalpusterlengo, ha cenato fuori, ha corso due maratone con il suo team di podistica, il «Gruppo Podistico Codogno’82» – una il 2 febbraio tra Santa Margherita Ligure e Portofino, e una il 9, la «prima Marcia de Busaroche» a Sant’Angelo Lodigiano –, giocato a calcetto sabato 15 con gli amici e frequentato, lo stesso giorno, il corso della Croce Rossa. E così, è entrato in contatto con centinaia di persone. Alcune delle quali hanno iniziato ad ammalarsi. La prima è la moglie, ricoverata, ma in buona salute, al Sacco, che nelle prossime ore potrebbe essere sottoposta a cesareo. Poi l’amico che con il 38 enne aveva corso le maratone. Lui è figlio di un barista: è così che tre frequentatori del bar, tra i 70 e gli 80 anni, si ammalano anche loro. E ieri i contagiati passano dai 6 della mattina a 15: i nuovi 9 contagiati sono 5 addetti del personale sanitario, 3 pazienti della struttura e un altro residente a Cremona, che quindi confermerebbe la presenza di un altro focolaio. A differenza di tutti gli altri, infatti, l’ultimo contagiato non è entrato in contatto con il «paziente indice».

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Il team messo in piedi da Regione Lombardia ha già fatto il tampone a 120 dipendenti dell’Unilever e 149 persone tra cui 70 tra medici e infermieri e personale sanitario che sono entrati in contatto con il 38 enne. In più, 250 persone sono state messe in isolamento. In serata due treni sono stati bloccati per circa un’ora nelle stazioni di Lecce e Milano per due falsi allarmi. Si tratta di un Italo Milano-Torino e di un Frecciarossa che era in partenza dal capoluogo salentino.

Regione Lombardia, con la Protezione Civile, ha individuato due strutture militari in cui nelle prossime ore potranno essere portati i contagiati in isolamento: il centro ospedaliero militare di Baggio a Milano e un altro centro a Piacenza, per un totale di 180 posti.

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Giornalisti in quarantena, sospese manifestazioni sportive e chiuse scuole e negozi

E mentre Rai e Mediaset chiedono ai giornalisti che si sono recati nel lodigiano di fare 14 giorni di quarantena, il ministro Speranza e il governatore Fontana hanno firmato l’ordinanza per dieci comuni e che coinvolge 50 mila abitanti tra Codogno, Castiglione d’Adda, Casalpusterlengo, Fombio, Maleo, Somaglia, Bertonico, Terranova dei Passerini, Castelgerundo e San Fiorano. Sono sospese le manifestazioni pubbliche, chiuse le attività commerciali, le scuole e non si possono usare i mezzi pubblici. L’assessore al Welfare, Giulio Gallera, aveva invitato ieri mattina «tutti i cittadini di Castiglione d’Adda e Codogno a rimanere a casa». La situazione, poi, è solo peggiorata.

Dando seguito all’ordinanza di Regione Lombardia che indica la «interdizione dei mezzi pubblici» i treni non effettueranno fermata nelle stazioni di Codogno, Maleo e Casalpusterlengo. Lo fa sapere Trenord. In particolare i treni della linea Milano-Piacenza non effettuano fermata a Codogno e Casalpusterlengo; i treni della Mantova-Cremona-Milano non fermeranno a Codogno. Il servizio è sospeso totalmente sulle linee Pavia-Codogno e Cremona-Codogno. A seguito dell’ordinanza inoltre sarà sospesa l’attività di biglietteria presso le stazioni di Codogno e Casalpusterlengo. Il provvedimento sarà in vigore fino a nuova comunicazione da parte dell’autorità.

Arrivato il volo con i 19 italiani della nave Diamond Princess: andranno alla Cecchignola

E’ atterrato intorno alle 6.40 a Pratica di Marecon il volo KC767A dell’Aeronautica militare con 19 italiani prelevati dalla nave da crociera Diamond Princess. E’ quanto si apprende da fonti della Difesa. Dopo le operazioni di sbarco si terrà un primo screening medico all’aeroporto militare di Pratica di Mare. Dopo i primi controlli sanitari e il percorso di decontaminazione, i nostri connazionali saranno trasferiti alla cittadella militare della Cecchignola dove trascorreranno il periodo di isolamento. Gli alloggi che, fino a due giorni fa ospitavano i primi connazionali rimpatriati con il volo del 3 febbraio scorso, sono stati infatti nuovamente allestiti per consentire il periodo di sorveglianza sanitaria ai diciannove rimpatriati dal Giappone che, anche in questo caso, saranno assistiti da medici e infermieri dell’Esercito.

Nel mondo 2360 morti

In tutto il mondo il numero delle vittime da Coronavirus sono al momento 2360, di cui solo in Cina 2345: 2250 solo nell’epicentro di Hubei.Come riferisce la Commissione sanitaria cinese, in Cina sono stati registrati ieri 109 nuovi decessi a causa dell’epidemia, 106 nella provincia di Hubei. Fuori dalla Cina, quattro decessi sono stati confermati in Iran, tre in Giappone, due a Hong Kong e altrettanti in Corea del Sud. Uno, ciascuno, a Taiwan, nelle Filippine, in Francia e in Italia. I casi di contagio confermati dalle autorità cinesi hanno registrato un aumento di 397 persone, raggiungendo così i 76.288. Tra i nuovi casi confermati, 366 sono stati registrati nella sola provincia di Hubei.

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