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Coronavirus, l’Istat prevede 385 mila disoccupati in più. Italia senza fiducia

Mag 28, 2020

ROMA – Un calo dei consumi del 4,1 per cento nell’anno, in Italia. Una ricaduta importante sul mercato del lavoro, dove si conteranno 385 mila disoccupati in più. Così il direttore per la produzione statistica, Roberto Monducci, in audizione in commissione Lavoro al Senato.

Sempre l’Istat, in un comunicato, deve dare un’altra cattiva notizia. L’emergenza sanitaria in corso continua ad influenzare negativamente il clima di fiducia degli operatori economici, che a maggio si attesta sul valore più basso dal marzo 2005 a oggi (a 51,1). Siamo di fronte a un quasi dimezzamento dell’indice rispetto ai livelli pre-Covid. Tra gennaio e febbraio l’asticella si collocava oltre un valore pari a 99. A dicembre scorso faceva ancora meglio, sopra quota 100. Già a marzo il calo era stato brusco (79,5).

L’industria manifatturiera è convinta che subirà un calo degli ordini rispetto a marzo, “mentre le scorte di prodotti finiti sono giudicate in accumulo”. Anche per le costruzioni la flessione dell’indice è causata da un forte peggioramento dei giudizi sugli ordini; ma il settore è convinto di limitare i danni in termini di posti di lavoro bruciati. Valutazioni quasi identiche nel commercio al dettaglio, che spera in una lenta ripresa con la fine della quarantena.

Umore nero anche presso i consumatori che portano l’indice a 94,3 punti, valore più basso da dicembre 2013.

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