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Coronavirus a Wuhan già ad agosto? Per Harvard sospetto il traffico delle auto

Giu 11, 2020
Coronavirus a Wuhan già ad agosto? Per Harvard sospetto il traffico delle auto

Il Coronavirus probabilmente girava nell’area di Wuhan già nel mese di agosto. E’ quanto sostiene uno studio congiunto condotto da Harvard Medical School, Boston University of Publich Health e Boston Children’s Hospital.

Secondo lo studio, il traffico delle automobili intorno ai maggiori ospedali della città cinese da cui si è scatenata la pandemia nei mesi di settembre ed ottobre ha avuto un’impennata sospetta. I ricercatori sono arrivati a questa ipotesi analizzando le immagini satellitari intorno alle strutture ospedaliere di Wuhan, che ritraggono un numero di veicoli via via crescente da agosto fino ad un picco a dicembre.

Secondo quanto anticipato da John Brownstein, coordinatore del lavoro che non è stato ancora pubblicato ma riportato dalla CNN e da altre emittenti USA, a ottobre del 2018 nel parcheggio di uno dei più grandi ospedali di Wuhan, l’ospedale Tianyou, c’erano 171 veicoli parcheggiati. Esattamente un anno dopo se ne sono contati 285 nello stesso parcheggio, ovvero il 67% in più, insieme ad un aumento del traffico veicolare complessivamente del 90% negli stessi periodi in altri ospedali di Wuhan. Si tratta di un metodo usato dalle agenzie di intelligence.

L’ipotesi è corroborata anche dall’aumento, osservato dai ricercatori del Computational Epidemiology Lab dell’ospedale pediatrico di Boston e definito «senza precedenti nella storia di Internet», di ricerche su sintomi correlati a malattie infettive, in particolare tosse, diarrea e in generale disturbi gastrointestinali, attraverso Baidu, il motore di ricerca definito il “Google cinese”. Tutti disturbi che è ormai acclarato essere associati al Covid-19.

La ricerca arriva a conferma di quanto sostenuto dall’amministrazione USA già da tempo, cioè che il virus circolava in Cina da molto prima rispetto al mese di dicembre. La Cina ha riferito all’OMS dell’epidemia il 31 dicembre, secondo molti ritardando di fatto la risposta di tutti gli altri paesi all’avanzata del virus.

«Anche se non possiamo confermare che gli aumentati volumi riscontrati siano direttamente legati al nuovo virus – spiega Brownstein – le nostre evidenze supportano altri precedenti lavori che hanno mostrato che il virus è emerso ben prima della sua identificazione nel mercato di Huanan. Questi risultati corroborano anche l’ipotesi che il virus sia originato naturalmente nel Sud della Cina e che potenzialmente circolava già quando è stato individuato il focolaio di Wuhan».

La Cina ha intanto rigettato le accuse: «Penso che sia ridicolo, estremamente ridicolo, trarre questo tipo di conclusione sulla base di osservazioni superficiali come il volume del traffico», ha detto al Guardian la portavoce del ministero degli Esteri cinese Hua Chunying.

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